Roma, Aula Magna della Sapienza orchestra “Sinfonietta Isarta”
La Sinfonietta Isartal è l’orchestra giovanile di Monaco di Baviera e della sua regione ed è formata da studenti degli ultimi anni di conservatorio
Entusiasmo giovanile e rigore tedesco: questa miscela rende un'occasione imperdibile il concerto dell'orchestra Sinfonietta Isarta, che eseguirà capolavori di Rossini, Beethoven e Mendelssohn.
È un programma interamente di grandi capolavori quello che la Sinfonietta Isartal diretta da Winfried Grabe porta all'Aula Magna della Sapienza (Città Universitaria – Palazzo del Rettorato – Piazzale Aldo Moro 5 – Roma) giovedì 15 giugno alle 20.30 per un concerto straordinario della IUC.
La Sinfonietta Isartal è l'orchestra giovanile di Monaco di Baviera e della sua regione ed è formata da studenti degli ultimi anni di conservatorio, che alla spontaneità e all'entusiasmo della giovinezza uniscono il rigore della formazione musicale tedesca: il risultato è un livello paragonabile a quello di un'ottima orchestra professionale.
D'accordo col loro direttore stabile Winfried Grabe i giovani musicisti hanno scelto di aprire il concerto con un omaggio all'Italia, l'Ouverture del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Poi passeranno a due dei massimi capolavori della musica sinfonica tedesca, il Concerto per violino op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, con il solista Daniel Nodel, e la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven.
Winfried Grabe è un musicista che si sente a casa in moti idiomi musicali diversi. Ha iniziato come violinista, suonando in prestigiose orchestre e fondando un proprio quartetto. È poi passato alla direzione, fondando un'orchestra di dimensioni flessibili, dal piccolo gruppo al grande organico sinfonico.
La musica da film è un altro aspetto del suo lavoro: ha composto la musica per molti film tedeschi che hanno avuto successo in campo internazionale, come "La grande invenzione di Gregor", che ha avuto una nomination agli Oscar. Dal 2014 è direttore dell'Isartal Sinfonietta, realizzando così il suo sogno di lavorare con giovani musicisti.
Solista nel Concerto op. 64 di Mendelssohn è il violinista Daniel Nodel, nato in Russia, con studi in Russia, Germania e Usa. Dopo essersi affermato in vari cocnorsi, ha iniziato una carriera che lo ha portato a suonare come solsiat con varie importanti orchestre americane ed europee. Inoltre dal 2013 è direttore artistico del festival di Samos in Grecia.
Ufficio stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti: Mauro Mariani