Su 140mila controlli stradali sulla copertura assicurativa di auto effettuate dalla polizia locale di Roma Capitale dall’inizio dell’anno, sono stati trovati 5mila casi di irregolarità. Auto o moto, quindi, che viaggiavano senza la cosiddetta Rc auto, l’assicurazione che copre i danni provocati in caso di incidente. Per i mezzi, in quei 5mila casi, sono scattate le sospensioni dalla circolazione stradale oltre ad una multa per i conducenti, che supera gli 800 euro.
Se tra questi c’era il 50enne fermato alla guida dello scooter senza assicurazione, revisione, patente revocata per mancanza di punti, quindi con dolo. Ma molti sono stati quelli che, pur avendo pagato una polizza, erano ignari di viaggiare su un mezzo senza copertura assicurativa.
Si tratta di truffe on line, non nuove, ma che si sono moltiplicate in questo periodo tanto che le segnalazioni arrivano da ogni “strada” della Regione ed in particolare dalle arterie autostradali.
“Ci capita fin troppo spesso, nella media di due o tre casi a turno, dichiara ad Agenzia Nova un agente della polizia autostradale, di fermare automobilisti convinti di avere tutti i documenti di viaggio in regola per poi scoprire che manca la copertura assicurativa. E questo nonostante il possesso del tagliando che dimostra, solo in apparenza, la validità della polizza”.
In alcuni casi gli agenti intuisco il dolo, cioè automobilisti che volutamente hanno stampato un tagliando per tentare di aggirare i controlli, ma nella maggior parte dei casi, lo stupore e lo sgomento nello scoprire di non essere assicurati e di essere stati truffati, è sincero. Purtroppo, però, le sanzioni scattano ugualmente. “I truffati raccontano tutti la stessa dinamica”, racconta l’agente della polizia stradale -.
Tutto ha origine dalla ricerca su internet di costi assicurativi contenuti attraverso i siti che confrontano i prezzi. Per ricevere i preventivi comparativi, le piattaforme chiedono di lasciare il numero di utenza telefonica. Dopo un breve tempo, però, invece dei preventivi ricevono la telefonata di un operatore che propone loro una polizza ad un prezzo molto competitivo”.
Agganciato l’interesse dell’automobilista “chiedono il pagamento attraverso Paypal o altre piattaforme di pagamento dello stesso genere. In seguito al quale, così come per le agenzie assicurative “oneste”, inviano un contratto di polizza con un tagliando assicurativo, lo stesso che ai controlli risulta essere carta straccia.
“Controllando la targa dell’auto o della moto questa non risulta assicurata, quindi a torto o a ragione, scatta la guida senza copertura assicurativa che prevede una sanzione pesante e il fermo del mezzo fino a quando non si produce una polizza assicurativa regolare”.
Il consiglio, una volta stipulata una polizza assicurativa, è di effettuare un controllo attraverso una delle app, anche gratuite e facilmente scaricabili su smartphone. Grazie alle quali è possibile inserire il numero di targa del veicolo si accerta la regolarità assicurativa.
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