Roma, avvocato porta cocaina al suo assistito in carcere: ai domiciliari

Suscita clamore la vicenda avvenuta nel carcere di Regina Coeli, dell’avvocato arrestato per aver consegnato cocaina durante un colloquio

Una mano con una bustina trasparente di polvere bianca

Suscita clamore la vicenda avvenuta a Roma, nel carcere di Regina Coeli, dell’avvocato arrestato in flagranza di reato per aver consegnato cocaina ad un colloquio.

Sembrava uno dei colloqui che si hanno tra avvocato e assistito, invece l’uomo portava con sé diverse dosi di cocaina per il suo cliente, detenuto nel carcere romano.

Durante il colloquio, convinto di non essere stato scoperto, ha consegnato alcune dosi di cocaina con cui era entrato nella casa circondariale, al detenuto.

Gli agenti della polizia penitenziaria, prontamente accorti della presenza della droga recapitata al detenuto,  sono riusciti ad intervenire proprio nel momento del passaggio delle dosi, arrestandolo. Al momento per l’uomo sono stati disposti i domiciliari.

A darne notizia Il Messaggero, parlando della vicenda accaduta due giorni fa. L’accusa, nei confronti del penalista, è quella di spaccio a cui si aggiunge l’aggravante di aver fatto circolare sostanze stupefacenti all’interno di una struttura penitenziaria.

La convalida del fermo è arrivata dal pm Carlo Villani.

Dalle prime indiscrezioni il penalista di Civitavecchia è stato ricevuto a piazzale Clodio per il processo già ieri, 31 gennaio. Udienza nella quale avrebbe ammesso le proprie responsabilità adducendole a presunte difficoltà di questo momento della sua vita. La prossima udienza sarà fissata per il 2 marzo 2023.

Le notizie di professionisti che fanno uso, e in alcuni casi spaccio, di sostanze stupefacenti pare si rincorrano nel territorio laziale in questo periodo. Qualche giorno fa Il Quotidiano del Lazio si era occupato della scoperta della guardia di Finanza di Latina, di un giro di spaccio tra le corsi di una clinica.