Roma, bancomat e carte di credito clonati: 6 arresti
Controlli straordinari dei Carabinieri: sgominato un sodalizio formato da cittadini romeni
Sei persone arrestate, sorprese mentre applicavano e poi smontavano apparecchiature per la clonazione da sportelli bancomat del centro di Roma, è frutto di una meticolosa indagine che si inserisce nel piano di controllo straordinario “Natale Sicuro” messo in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. Nel mirino dei militari, oltre a borseggiatori, scippatori e rapinatori di attività commerciali, ci sono infatti soprattutto gli autori dei cosiddetti “reati canaglia”: autori di artifici e raggiri che colpiscono i più deboli o ignari cittadini che in questi giorni che precedono il Natale affollano le vie del centro storico. In tale contesto, l’attenzione dei Carabinieri è rivolta agli sportelli bancomat che, soprattutto nel fine settimana, vengono manomessi da bande di clonatori, principalmente cittadini dell’Est Europa, per rubare i codici delle bande magnetiche e i PIN delle carte di credito e bancomat degli inconsapevoli utilizzatori.
Nello specifico, i militari della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato 3 persone in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, per i reati di associazione per delinquere, finalizzata alla clonazione di carte di credito previa illecita captazione dei codici P.I.N. (Personal Identification Number) e P.A.N. (Personal Account Number) mediante l’installazione di apparecchiature elettroniche “skimmer” su sportelli ATM Bancomat. Altri 3 appartenenti all’organizzazione sono già reclusi perché arrestati nei giorni scorsi in flagranza di reato. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale dei Roma, Dott. Maurizio Caivano, che ha accolto le richieste avanzate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Roma, Dott.ssa Nadia Plastina.
Grazie anche al supporto dei Servizi Interbancari, di attività tecniche, di analisi dei tabulati del traffico telefonico e telematico, nonché dei servizi di osservazione e pedinamento, anche informatico con il monitoraggio dei profili social-network, i Carabinieri hanno disarticolato un sodalizio criminale composto dunque da 6 persone, tutte di nazionalità romena, specializzate nella manomissione degli sportelli bancomat, nella successiva clonazione delle carte di credito e bancomat e nell’utilizzo fraudolento delle carte clonate.
Gli sportelli bancomat venivano scelti accuratamente tra quelli più frequentati del centro storico capitolino (Via del Corso, Corso Vittorio Emanuele II, Largo di Torre Argentina e San Pietro). Dopo essersi impossessati dei codici PIN e PAN, mediante l’uso di sofisticati software e apparecchiature appositamente costruite, li riversavano su supporti magnetici “vergini” con i quali effettuavano prelievi di denaro contante, utilizzando i PIN, per svariate migliaia di euro presso altri sportelli ATM. Talvolta i dati rubati venivano inviati, tramite social network come Facebook e Telegram, in altri Paesi Extraeuropei dove complici, in fase di identificazione, effettuavano poi i prelievi di denaro contante.
Inoltre è stata scoperta la clonazione di un indefinito numero di carte bancarie, transitate presso gli sportelli A.T.M. manomessi, numero non incrementato ulteriormente solo grazie all’intervento dei Carabinieri, che spesso hanno sequestrato le apparecchiature, salvaguardando quindi i dati di migliaia di ignari turisti e cittadini della Città Eterna. Le attività investigative, condotte dalla Stazione Carabinieri Roma–San Lorenzo in Lucina, hanno consentito di sequestrare apparecchiature “Skimmer Device”, composte da micro-telecamere occultate all’interno di apposite cover posticce, applicate sulla struttura originale dello sportello Bancomat (in grado di filmare i codici PIN digitati), e da lettori di banda magnetica (skimmer) posizionati nelle feritoie di introduzione delle carte di pagamento (in grado di leggere e copiare le numerazioni PAN impresse sulle bande magnetiche dei supporti magnetici stessi).
COMMENTO AL VIDEO
Nel filmato sono riprese le fasi di montaggio e smontaggio delle apparecchiature:
– la prima fase evidenzia due soggetti, in due momenti diversi, che dopo aver studiato e preso di mira uno sportello bancomat, in pieno giorno, si avvicinano con fare circospetto e, a tempo di record, applicano le sofisticate apparecchiature.
– la seconda fase mostra un soggetto che, di notte, torna allo sportello per recuperare le apparecchiature cariche di codici e dati con cui avrebbero poi clonato le carte.
Al termine del video vengono mostrate alcune delle apparecchiature recuperate e sequestrate dai Carabinieri.
CONSIGLI TEMATICI, DAL SITO ISTITUZIONALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Presso gli sportelli bancomat, prima di qualsiasi prelievo:
– verificate che nelle immediate vicinanze non vi siano persone ferme in atteggiamento sospetto;
– accertatevi che sullo sportello non siano state applicate apparecchiature posticce, controllando, per esempio, la fessura ove viene inserita la carta (per l’eventuale presenza di skimmer, fili o nastro adesivo sospetto) oppure l’aderenza della tastiera al corpo dello sportello (verificando che non vi siano due tastiere sovrapposte)
– queste applicazioni, è bene ricordarlo, non inficiano l’operazione da svolgere, per cui al termine della stessa non potremo neppure accorgerci della duplicazione del nostro codice;
– controllate che non vi siano fori anomali all’interno dello sportello (specialmente sul lato superiore), ove potrebbero trovare eventuale alloggiamento microtelecamere (queste non superano il mezzo centimetro di diametro);
– qualora abbiate il sospetto che lo sportello sia stato manomesso chiamate il 112.
Durante l’operazione di digitazione del vostro codice, utilizzate una protezione “visiva” (anche l’altra mano, ben collocata, o il portafogli stesso possono essere sufficienti) che renda effettivamente difficoltoso, per potenziali “spioni”, prendere conoscenza del codice attraverso microtelecamere in precedenza installate. Qualora al termine dell’operazione non vi venga restituita la carta, è buona norma chiamare subito il numero verde per bloccarla.