Roma. Bar e ristoranti rischiano bancarotta per rincaro bollette e materie prime

Circa 1.500 ristoratori romani rischiano la bancarotta a causa del rincaro delle bollette e delle materie prime. Le scadenze fiscali bussano alla porta e i sussidi non bastano

commercianti in piazza roma

Le scadenze fiscali e il rincaro delle bollette e delle materie prime pesano sulle spalle dei ristoratori che denunciano il rischio di bancarotta. Circa 1.500 baristi e ristoratori hanno dichiarato di essere un passo dal default.

Una bancarotta inevitabile secondo ciò che dichiara Confesercenti se nella Capitale non arriveranno concreti aiuti. Dopo il Covid la guerra in Ucraina con il rincaro dell’energia e anche delle materie prime non fa sperare al meglio. Tuttavia, proprio nella giornata di ieri, 18 marzo, il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere sul nuovo decreto legge. Dunque sembrano esserci in arrivo buone notizie con il bonus energia, carburante e sociale per aiutare le famiglie.

Crisi annunciata e il rischio bancarotta alle porte

Con i rincari la crisi è annunciata. “Stiamo avanzando la richiesta di sostegni, aiuti al Governo e agli enti competenti“, sottolinea Claudio Pica, presidente di Confesercenti. “L’unica soluzione pratica e immediata, è intanto prorogare ancora le scadenze fiscali“.

Dei fondi per i ristoratori emessi per la pandemia solo una parte era destinata a fondo perduto. “Ora scattano le scadenze. Con i ristoratori che su trovano sommersi dai conti da pagare. A questo punto, immaginavano un altro scenario. Quello che sta accadendo in Ucraina già sta influendo anche qui, lo vediamo dal costo delle bollette all’aumento dei prezzi. Il momento per l’economia della città è drammatico, con i turisti che sono spariti di nuovo. A Natale, per l’impennata di casi Covid, adesso per la guerra che genera incertezza“, conclude il presidente Pica.

Con queste tuttavia si tratta di soluzioni momentanee che a lungo tempo non porteranno un contributo effettivo nelle tasche dei romani. Pica continua affermando che questi aiuti hanno sicuramente portato sostegno e hanno aiutato molti ristoratori a uscire dalla pandemia.

Con gli aiuti e i sostegni abbiamo limitato i danni che comunque, ci sono stati. la categoria è stata piegata ma ci stavamo riprendendo. Per il momento resta una grande incertezza“.