Roma-Bayer Leverkusen vede il ritorno alla vittoria dei giallorossi. Infatti l’ultimo successo giallorosso risale proprio all’Europa League, il 4-1 sul Feyenoord dei quarti del 20 aprile. L’1-0 dell’Olimpico consente a Mourinho di vedere con ottimismo il ritorno di Leverkusen la settimana prossima: basterà non perdere per ottenere la qualificazione alla finale di Budapest.
Mourinho per Roma-Bayer Leverkusen deve far fronte a diverse assenze, le solite note e si affida a Cristante centrale nei tre di difesa con attorno Mancini e Ibanez, Spinazzola e Celik sulle fasce, in mediana Bove, Matic e Pellegrini con le due punte davanti Belotti e Abraham. Dybala, indubbio fino all’ultimo minuto, parte dalla panchina. Xabi Alonso, allenato da Mourinho per tre anni al Real Madrid e alla prima esperienza da allenatore, non si vuole difendere nelle intenzioni. 3-4-3 con davanti Wirtz e Diaby a supporto di Hlozek punta centrale.
In effetti le aspirine sono bellicose: dopo 42 secondi c’è già la prima azione pericolosa. Azione sulla sinistra e palla centrale a rimorchio, dove Andrich da ottima posizione mastica il tiro, para a terra Rui Patricio. Al sesto Wirtz va vicino al vantaggio dopo una bella combinazione nello stretto e un destro che sfila di poco a lato.
Dopo questi due primi rischi la Roma esce fuori e a sua volta ha un’occasionissima. Al 19’ parata strepitosa di Hradecky sul colpo di testa di Ibanez, lasciato solo su palla inattiva dalla trequarti. Le emozioni principali del primo tempo sono racchiuse nei primi 20 minuti, seguiti da momenti di intensità agonistica ma con poche giocate di qualità. L’unica nota di fine tempo è l’infortunio muscolare occorso a Kossounou sostituito da Bakker.
All’inizio di secondo tempo di Roma-Bayer Leverkusen continua a crescere l’intensità nervosa, con una rissa sfiorata e il palleggio tedesco che avvolge la Roma nella sua metà campo. Ma nel momento di massima pressione la Roma, di lotta, al minuto 62 passa in vantaggio. Bove nella trequarti centrale si avventa su una seconda palla e la recupera, nello slancio salta Tapsoba arriva al limite e serve Abraham. L’inglese stoppa e gira a centro area, Hradecky respinge proprio nei piedi di Bove che di prima intenzione col mancino insacca. Esplode l’Olimpico e a mezz’ora dalla fine è 1-0.
Pochi minuti dopo spartito simile. Ancora un intercetto di Bove che sceglie Belotti, il Gallo defilato tira con la respinta del portiere e Bove in acrobazia prova un tiro troppo difficile che finisce alto. Cala l’intensità della Roma e per l’ultimo quarto d’ora fuori Bove (standing ovation per lui) e Belotti, dentro i “convalescenti” Dybala e Wijnaldum. Con il calo della Roma, il Bayer sale ancora il baricentro e rintana i giallorossi nella propria area.
All’87 brivido enorme con Rui Patricio che non trattiene una presa alta ostacolato da Ibanez, Frimpong con il portiere fuori causa va a colpo sicuro e Cristante di petto copre la porta come può salvando la Roma. Adli al secondo di recupero non fa girare a dovere il destro: è l’ultima emozione prima del triplice fischio: Roma che si aggiudica il primo round e va in Germania con un margine da difendere, seppur minimo.
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