AGGIORNAMENTO ORE 12.25: Tra gli indagati nell'inchiesta condotta dalla procura di Roma su un presunto giro di corruzione per una serie di lavori mai eseguiti in alcuni asili e scuole materne di Roma sono finiti ai domiciliari alcuni cittadini di Artena. In particolare, tra i 27 soggetti coinvolti nell'indagine portata a termine dai finanzieri del Nucleo Speciale Anticorruzione, ai domiciliari sono andati Antonio Angelini, Fiorello Bucci, Daniele Germani, Daniele Di Re, Omar Cavezzan, Alessandro Pincarelli, Ezio Pompa, Daniela Talone, Luca Mascarucci e Pietro Di Cori. (Omniroma)
Oltre agli imprenditori, risultano iscritti nel registro degli indagati anche alcuni funzionari pubblici di Roma Capitale. In questo caso, però, non sono state emesse misure cautelari da parte del GIP. Nel caso di Antonio Adamo, Bruna Benni e Filippo Dicembre (all'epoca dei fatti, al XVI municipio), il giudice ha evidenziato che "la risalenza temporale dei fatti accertati esclude, con evidenza, l'attualità delle esigenze cautelari" e "le attuali cariche ricoperte dagli indagati" (Benni ed Adamo) "consentono per ciò solo di giungere a diverse conclusioni". Stessa conclusione anche per Roberto Botta, Antonio Cataldo, Fabrizio Marano e Maurizio di Tosto.
AGGIORNAMENTO ORE 11: IL COMUNICATO DELLA GUARDIA DI FINANZA
Militari del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza, dalle prime ore della mattinata odierna, stanno eseguendo dieci ordinanze di custodia cautelare (arresti domiciliari), perquisizioni e sequestri per oltre un milione di euro, tra beni immobili e disponibilità finanziarie, nell’ambito di un’indagine che vede indagate più di trenta persone, tra imprenditori e pubblici funzionari di Roma Capitale. I soggetti sono gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di corruzione, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato, peculato, falso ideologico e materiale e frode fiscale, nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema”.
Le ordinanze di custodia cautelare, nei confronti dei legali rappresentanti delle società e di sequestro, nei confronti degli amministratori di fatto e di dirigenti pubblici, sono state emesse dal GIP del Tribunale di Roma, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina. L’attività del Nucleo Speciale Anticorruzione trae origine dagli accertamenti volti a far luce su illeciti commessi nell’ambito di una procedura d’appalto per l’esecuzione di lavori per la manutenzione straordinaria di 4 edifici scolastici (“Casal Sansoni”, “Pietro Bembo”, “Montarsiccio” e “Cerboni”) situati nella circoscrizione del XIV Municipio di Roma (Monte Mario). In tale contesto, è stata acclarata l’esistenza di un accordo tra dirigenti pubblici ed imprenditori, teso alla spartizione delle risorse pubbliche destinate a tali lavori (circa 400 mila euro), in forza del quale, a fronte dell’aggiudicazione dell’appalto, gli imprenditori avrebbero corrisposto ai dirigenti pubblici un importo pari al 20% delle somme liquidate per i lavori che si è scoperto non essere mai stati eseguiti.
Un dirigente dell’amministrazione capitolina sarebbe stato “ricompensato” anche mediante l’esecuzione gratuita di lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione. Ulteriori anomalie sono emerse nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione della centralissima Via del Melone, nelle vicinanze di Piazza Navona, individuata come una delle strade di passaggio strategiche negli itinerari pedonali verso la Basilica di San Pietro, in vista del Giubileo della Misericordia dell’anno 2016. Guardia di Finanza Nucleo Speciale Anticorruzione.
Nel dettaglio, i lavori sono stati eseguiti con il contributo di 60 mila euro offerto da una società privata che gestisce un hotel sito in Via del Melone, a cui il Comune avrebbe dovuto aggiungere ulteriori 100mila euro.Sebbene gli interventi di riqualificazione siano stati completati nel mese di giugno 2015, tutte le procedure amministrative di affidamento, consegna ed esecuzione dei lavori risultano “formalmente” avviate solo nel mese di febbraio del 2016. Inoltre, l’importo dei lavori eseguiti è risultato essere di gran lunga inferiore al solo contributo del privato.
Muovendo da tali evidenze, le successive indagini, concretizzatesi in attività tecniche, acquisizione ed esame di documentazione bancaria, amministrativa e contabile, nonché in escussione di persone informate sui fatti, hanno permesso di ricostruire l’operatività di una ramificata struttura imprenditoriale illecita che, negli anni, ha movimentato decine di milioni di euro giustificati da fatture per operazioni inesistenti a scopo di evasione e per costituire “riserve occulte” da destinare a finalità illecite, attraverso una galassia di società cartiere (costituite e gestite con il concorso di numerosi indagati).
Il gruppo imprenditoriale fa capo a due imprenditori di Artena, particolarmente attivi nell’ambito degli appalti pubblici del settore edile e della manutenzione stradale della Capitale, che ponendosi sul mercato attraverso una serie di società apparentemente autonome e indipendenti fra loro, ha nel tempo “sistematicamente” acquisito commesse, mediante la partecipazione a procedure ad evidenza pubblica, violando le regole poste a tutela della libera concorrenza e ponendo in essere condotte corruttive nei confronti dei funzionari pubblici responsabili, a vario livello, delle stesse procedure. Nei confronti degli indagati, organici al sodalizio criminale, sono ancora in corso le perquisizioni finalizzate all’acquisizione di ulteriori elementi utili al prosieguo delle indagini.
AGGIORNAMENTO ORE 10: Secondo le prime informazioni diffuse dalla Guardia di Finanza a Sky tg24 nel mirino degli inquirenti vi sono l'edilizia scolastica e la manutenzione stradale in vari municipi, in particolare il XIV, nel quale si indaga per lavori di manutenzione straordinaria in 4 edifici scolastici. I lavori, non sarebbero stati mai eseguiti. Il Messaggero aggiunge che tra gli arrestati vi sono 10 funzionari del Comune di Roma.
Dalle prime ore dell’alba, i finanzieri del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza di Roma, stanno eseguendo una vasta operazione di polizia giudiziaria disposta dalla Procura della Repubblica di Roma, che prevede l’applicazione di numerose misure cautelari e l’esecuzione di perquisizioni locali. L’odierna attività vede indagati imprenditori e pubblici funzionari per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di peculato, corruzione, truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e frode fiscale. Maggiori dettagli sull’operazione saranno resi noti con comunicato stampa diramato nel corso della mattinata.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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