Bus in fiamme nella notte a Roma. “Mentre percorreva viale del Foro Italico rientrando in rimessa, intorno all’1.30- ha spiegato l’Atac in una nota- per ragioni da accertare su una vettura fuori servizio senza passeggeri si è sviluppato un incendio che ha interessato la parte posteriore del veicolo. L’autista ha provato a spegnere le fiamme, mentre venivano allertati i vigili del fuoco, che intervenivano. Non ci sono state conseguenza per le persone. La vettura era in servizio da 16 anni“.
I bus che hanno preso fuoco nel 2019 sono stati 23, di cui 14 distrutti. Dal 2016 sono arsi 149 autobus in totale, tra mezzi Atac e Tpl. Il problema è dunque strutturale come riportava anche Il Messaggero in un articolo del febbraio 2020. Perdite d’olio, motori affaticati, bus datati e sovrasfruttati, ma anche un vero e proprio difetto di fabbrica che ne causerebbe l’autocombustione; in particolare parti meccaniche e componenti elettriche troppo vicine. Quando le scintille si diffondono si va a creare la combustione. Anche il diffuso dissesto del manto stradale sarebbe un fattore rovinoso per i veicoli.
Il problema, oggetto di una perizia, è stato denunciato dall’ingegnere Rodolfo Fuggher, il quale ha auspicato che le aziende si siedano a tavolino per definire standard internazionali di sicurezza per i lavoratori e passeggeri.
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