Si chiama Roberto Massimi Raccis e ha 60 anni, l'imprenditore romano con brevetto di pilotaggio per droni, che si sta dando da fare come vigilanza attiva per far rispettare il decreto nell zona dove risiede. È stato intervistato da "Il Messaggero" al quale ha confidato che la missione di cui si è sentito investito, come ogni volta che gli succede, non è stata facile all'inizio alla Caffarella, in un quartiere così popoloso, ma poi la gente ha capito la gravità e la responsabilità, spiega.
Sono tante le sue passioni: chef, arredatore di interni per vip, musicista, commercio di mobili e nel suo armadio ha anche la divisa della Protezione Civile, con la quale ha portato il suo contributo durante il terremoto dell'Aquila e gli incendi dell'estate di qualche anno fa che devastavano l'Italia. Svolge il servizio a capo del Raggruppamento emergenza Roma 9: "Non ci occupiamo solo della Caffarella, – spiega – oggi per esempio su indicazione della Asl, andremo a consegnare medicinali e cibo ad alcune persone sotto sorveglianza domiciliari".
Con il drone (velivolo radiocomandato con pilota remoto), controlla dall'alto che all'interno del grande polmone verde a sud est della Capitale, 20 km quadrati, nessuno violi l'ordinanza sindacale che vieta l'ingresso al parco. Quando è stato firmato il provvedimento della chiusura dei parchi, si è presentato il problema che la Caffarella non è recintata; numerosi runners, mamme con passeggini, anziani con badanti o da soli, sportivi, che chiuse le palestre, praticavano esercizi con attrezzi all'aperto, tutti all'assalto dell'area verde ancora poco controllata.
"Molti non sapevano o facevano finta di non sapere, comitive di ragazzini spavaldi che non volevano desistere e poi quelli che a tutti i costi pretendevano di raggiungere le aree cani" – rievoca Roberto al quotidiano 'Il Messaggero' – con infinita pazienza abbiamo richiamato uno a uno, spiegato loro che non si poteva fare. Quando gli animi si facevano un po' più agitati intervenivano le Forze dell'Ordine a cui noi siamo di supporto".
L'utilizzo dei droni per la vigilanza è di grande aiuto per le Forze dell'ordine, soprattutto in un contesto come quello del Parco della Caffarella. "Di solito, a noi serve per verificare il crollo di un ponte, sorvolare l'area di un incendio, cercare una persona scomparsa laddove ci sia un terreno impervio e non riusciamo ad arrivare con i cani e con i mezzi – riferisce l'imprenditore prestato alla Protezione civile – questa volta l'uso ci è stato richiesto per il controllo delle persone in Caffarella.
Ma il nostro lavoro non è una passeggiata, anche in questi giorni: dobbiamo applicare la distanza tra noi le persone – ricorda – spiegare in continuazione che nel parco non si può andare, fare calmare gli animi e mantenere un certo self – control, conclude la "sentinella" della Caffarella.
Ricordiamo che è possbile passeggiare, ma solo sotto casa e senza avere contatti ravvicinati con vicini e conoscenti. Le ville e i parchi di Roma come Villa Borghese o lo stesso Parco della Caffarella sono state chiuse per evitare assembramenti di persone e contenere così il coronavirus.
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