Roma, cammina sola senza mascherina in via deserta: punita con multa da 400 euro

“Non ho nulla contro la mascherina, la indosso nei luoghi chiusi o affollati. Però le norme vanno stabilite e applicate con buon senso”

sola senza mascherina

Verbale di 400 euro redatto dalla Polizia di Roma Capitale

Multata mentre camminava da sola nel centro di Roma, senza mascherina, a poche ore dall’entrata in vigore dell’ordinanza regionale sulle mascherine obbligatorie. Fermata dalla polizia municipale e sanzionata per non indossare la mascherina.

E’ successo il pomeriggio di sabato 3 ottobre a una donna di 43 anni, in via della Gatta, centro storico di Roma, a pochi passi da palazzo Grazioli.

Il racconto del fatto

“Stavo camminando di fretta per andare a un appuntamento – racconta all’agenzia Dire – e avevo la mascherina con me. Non la indossavo perché ero da sola, in una strada praticamente deserta, da me scelta appositamente per evitare le zone affollate”.


La intercettano due vigili urbani in sella alle moto. Le intimano di indossare la mascherina. Lei spiega che ce l’ha, ma “ero completamente sola e stavo facendo attività motoria, nel senso che mi spostavo rapidamente da un posto all’altro”.

Loro non ne vogliono sapere e applicano alla lettera l’ordinanza firmata dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e entrata in vigore proprio quella mattina.

Nel verbale descrivono l’abbigliamento della donna, a loro avviso incompatibile con l’attività motoria: “Gonna e stivaletti di gomma”, si legge. La multa è di 400 euro.

Nel verbale lei, “il trasgressore”, fa mettere nero su bianco la sua versione: “Stavo facendo attività motoria, camminando da sola e con mascherina alla mano, pronta a metterla, e la via era isolata”.

Regole sì ma applicate con buon senso

Oggi aggiunge: “Non ho nulla contro la mascherina, la indosso sempre nei luoghi chiusi o affollati. Però le norme vanno stabilite e applicate con buon senso.

Non si può vietare a una persona che cammina da sola e in un luogo isolato, senza quindi essere un pericolo né per se stessa né per gli altri, di respirare liberamente, e permettere allo stesso tempo alla gente di stazionare, anche per ore, in un ristorante al chiuso, dove il riciclo dell’aria è praticamente insistente, se comparato con qualsiasi luogo all’aperto”.
(Anb/ Dire) 

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