Il Campidoglio sta lavorando alla proroga gratuita per il 2021 dei permessi Ztl dei residenti e le categorie professionali del Centro storico. Categorie che per gran parte dell’anno, vista l’apertura dei varchi disposta dalle ordinanze della sindaca Virginia Raggi, non hanno usufruito del servizio per cui avevano pagato.
La novità, annunciata nella commissione capitolina Mobilità di stamattina, è che l’amministrazione sta preparando una delibera che al momento è al vaglio degli uffici.
Il problema, già emerso con la determinazione dei canoni del car sharing, è la quantificazione da parte della Ragioneria generale delle minori entrate che deriverebbero dai mancati rinnovi dei permessi.
“Dal lockdown fino ad ad agosto e poi da qualche settimana fa a oggi, le Ztl del Centro storico sono state aperte a tutti. E’ in lavorazione una delibera di Giunta con cui l’assessorato sta lavorando alla proroga della validità dei permessi”. Così ha spiegato il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefano (M5S).
Il problema, ha sottolineato, “non è politico e non riguarda né gli organi politici né i dipartimenti, ma è un tema di quantificazione da parte della Ragioneria, come avvenuto per i canoni del car sharing. Una direttiva nazionale, come accaduto per gli abbonamenti al trasporto pubblico, aiuterebbe”.
Per l’assessore capitolino alla Mobilità, Pietro Calabrese, “la nostra volontà politica è chiara e si è determinata nel momento in cui residenti e commercianti hanno avanzato la necessità di vedere corrisposto quello che non era stato usufruito per l’apertura dei varchi. La delibera al momento è in lavorazione da parte dell’amministrazione”.
A evidenziare le criticità è stata Carolina Cirillo, direttore del dipartimento Mobilità del Campidoglio: “Non riusciamo a quantificare le mancate entrate per rinnovi dei permessi e quindi non riusciamo a prevedere le minori spese ed economie sul nostro bilancio, che già sono difficili da attuare”.
Come ha spiegato la dirigente, “le mancate entrate dei permessi dei bus turistici rispetto al 2019 sono quantificabili e pesano per 22 milioni sul bilancio del Comune di Roma. Ma per i permessi Ztl è diverso.
Per i commercianti per esempio parliamo di 1,2 milioni di euro in meno, visto che molti non hanno rinnovato i permessi per risparmiare. Ora c’è questa idea di trasferire i permessi con proroghe temporali nel 2021, ma noi non sappiamo come impostare questa delibera. Serve una decisione politica”.
Anche Luca Avarello, di Roma Servizi per la Mobilità, ha spiegato che “abbiamo lavorato simulando l’impatto dei minori ricavi, ma sono difficilmente stimabili”.
Sul piede di guerra gli abitanti del Centro storico, che tramite il presidente dell’Associazione residenti Campo Marzio, minacciano azioni legali contro il Campidoglio. “I possessori dei permessi brancolano nel buio da quando c’è stato lo spegnimento dei varchi, per capire perché loro dovevano pagare il permesso.
Per mesi abbiamo chiesto all’assessorato se ci sarebbe stato un rimborso o si sarebbe invece andati in proroga”, spiega Roberto Tomassi.
“Poi il 6 agosto ci è stato comunicato che era in lavorazione un provvedimento di proroga delle scadenze ma da allora non abbiamo più saputo nulla”.
“Tra i cittadini – continua il presidente dell’Associazione residenti Campo Marzio – c’è un forte disagio, per non dire disappunto. Per mesi sono stati tenuti all’oscuro delle intenzioni dell’amministrazione. Non sono stati messi in condizione di prendere decisioni informate su cosa fare dei permessi”.
“In questo caos tra scadenze dei permessi e varchi riaccesi l’amministrazione non ci ha aiutato, vogliamo quindi sapere quando si avrà la decisione finale, perché da tempo stiamo pensando ad azioni legali e una comunicazione migliore aiuterebbe”, ha concluso il portavoce dei residenti di Campo Marzio.
“Diteci chiaramente fino a quando le Ztl resteranno aperte in modo da poter capire se e quando rinnovare. Spiegateci la questione delle strisce blu che in Centro anche col permesso si pagano, mentre nel resto della città sono un diritto dei residenti. Non vorremmo agire per vie legali, ma se l’amministrazione non ci darà risposte non avremo altra scelta”. (Red/ Dire)
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