Giorni concitati per la Capitale. Dopo i disagi causati dal maltempo, un'altra tegola sembrava stesse per abbattersi su Marino. Ma il pericolo dei tagli agli stipendi del personale pubblico è stato scongiurato.
“L’Amministrazione, in persona del Vicesindaco, garantisce i pagamenti dei salari di tutti i dipendenti per la parte fissa e variabile assicurando in continuità i relativi stanziamenti finanziari a bilancio. Le OO.SS prendono atto dell’impegno assunto dall’Amministrazione e ribadiscono come in nessun modo la crisi economica che attraversa l’Ente dovrà colpire le già basse retribuzioni dei dipendenti capitolini”. Con queste parole si apre il verbale di incontro che si è tenuto ieri, presso la sede di via del Tempio di Giove 3, in Campidoglio, riguardo i salari dei dipendenti comunali. Parole che smentiscono definitivamente l’articolo di ieri del Messaggero, a firma di Fabio Rossi. A RadioRadio, anche il sindaco Marino aveva già assicurato che gli stipendi dei dipendenti non sarebbero stati toccati.
L’incontro tra le parti sindacali (CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, CSA Regioni e Autonomie Locali, DICCAP e RSU) e il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri, la dott.ssa Antonella Caprioli (direttore del Dipartimento Risorse Umane), il dott. Giovanni Riu (direttore della Direzione Programmazione, gestione e controllo della spesa del personale del Dipartimento Risorse Umane), il dott. Giuseppe Canossi (Dirigente del Dipartimento Risorse Umane) e il dott. Liborio Iudicello (Segretario Direttore Generale) ha preso il via alle 15 e, dopo molte ore di discussione – quasi interminabili – si è concluso intorno alle 23.
“Le parti – si legge nel testo del verbale – condividono l’esigenza che il previsto e ancora inattuato adeguamento della contrattazione collettiva nazionale del comparto trovi urgente attivazione e compimento, nell’ottica di sostenere le rinnovate necessità organizzative e gestionali delle autonomie locali, tenendo pienamente conto, altresì, delle peculiarità dimensionali e della complessità organizzativa e funzionale delle aree metropolitane, quale Roma Capitale”.
“Per tali peculiarità – prosegue – e in ogni caso, l’Amministrazione afferma l’esigenza non procrastinabile di avviare e compiere il processo di adeguamento normativo della disciplina decentrata dell’Ente, nel rispetto del sistema delle relazioni sindacali e delle autonome prerogative delle parti, mediante un intervento che assicuri compiute ed efficaci risposte alle legittime istanze di servizio provenienti dalla cittadinanza e dall’utenza, a fronte della peculiarità, specialità e complessità organizzativa delle funzioni e dei servizi capitolini, nella piena valorizzazione degli organici e con la salvaguardia dei livelli retributivi in essere”.
Le parti hanno rinviato al prossimo tavolo di trattativa, che si terrà il 12 febbraio, a partire dalle ore 15.00 nel quale si darà vita ad una discussione per mettere in pratica quanto stabilito in occasione dell’incontro di ieri.
Mentre l’incontro tra la parte sindacale e la parte pubblica si svolgeva, all’esterno dell’edificio alcuni dipendenti dell’anagrafe si sono riuniti per manifestare il loro dissenso contro un’eventuale decurtazione del loro stipendio, come sostenuto dal Messaggero e proprio in virtù del contenuto dello stesso articolo. Ad un certo punto sono stati intonati anche alcuni cori. In serata, però, il presidio è stato smontato e sono rimasti solo alcuni lavoratori in attesa di conoscere il verdetto finale.
“L’accordo è importante – ha dichiarato il vicesindaco Nieri a margine dell’incontro – Sono stati giorni particolari, la tensione dei dipendenti era alta, ma l’amministrazione ha confermato che il salario dei dipendenti non sarà toccato, in nessuna parte. E nessuna volontà c’è mai stata di farlo. Resta la necessità, per le particolarità e le funzioni di Roma, di riavviare una discussione sulla parte del contratto decentrato con lo scopo di realizzare un adeguamento normativo, ma anche per dare più servizi alla cittadinanza”. Nieri ha anche specificato che il miglioramento della vita dei cittadini passa solo attraverso la valorizzazione del personale e della macchina capitolina.
Parliamo dello scorrimento delle graduatorie? “Mi riferisco a tutto quello che ci permette la normativa – ha spiegato Nieri – Soprattutto punteremo sulla formazione che è l’elemento fondamentale”.
“Nel dibattito si è ribadito che il contratto nazionale deve essere adeguato rispetto alle peculiarità della Capitale d’Italia – ha concluso – Vogliamo rinnovare la macchina capitolina per essere il più possibile vicino ai cittadini. Per fare questo dobbiamo, insieme ai sindacati, rendere più produttiva la spesa”.
Soddisfazione da parte dei sindacati, come ha dichiarato Roberto Chierchia (CISL): “Gli sprechi da cui poter reperire risorse altre, non gli stipendi dei dipendenti comunali che in media si aggirano attorno ai 1.200 euro(e, oltretutto non sono aggiornati da 5 anni, ndr). Noi ci batteremo per questo – ha aggiunto – affinché vengano riconquistate risorse da investire sul contratto decentrato”.
Gli fa eco Natale Di Cola (CIGL Roma e Lazio): “Con l’accordo di questa sera speriamo che finalmente, avendo scongiurato il taglio agli stipendi dei lavoratori – ci si possa concentrare su un reale confronto per rilanciare l’attività della macchina capitolina. Auspichiamo che nei prossimi confronti si possa dar seguito alle promesse ribadite anche oggi, da parte dell’amministrazione, di voler valorizzare e incrementare la qualità e la quantità dei servizi da erogare ai cittadini”.
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