“Passano le ore e non arriva il divieto dei botti nella Capitale con la speranza che non arrivi solo al 90′ minuto come lo scorso anno. Ricordando le terribili immagini della strage di uccelli nella notte di Capodanno nel centro di Roma di due anni fa, immagini negative che hanno fatto il giro del mondo, chiediamo all’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri di firmare da subito l’ordinanza per vietare i botti, di renderla immediatamente esecutiva e adeguatamente divulgarla, oltre a programmare una campagna di sensibilizzazione a favore degli animali”.
È quanto dichiarano in una nota Cinzia Caruso responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza degli animali del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.
“Lo scorso anno è stato grave non vietare i ‘botti’ per tempo, pur avendo Ecoitaliasolidale sollecitato un intervento tempestivo di divieto con adeguati controlli sulle vendite illegali. L’ordinanza di divieto, n. 247 del 29 dicembre 2021 è stata divulgata il 30 dicembre, quando gran parte di coloro che volevano utilizzare i ‘botti’ avevano già provveduto all’acquisto.
Inoltre -proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale- proseguiamo a chiedere di utilizzare le tecniche di ‘distress call’ per dividere i grandi dormitori di stormi in previsione dei ‘botti’ di Capodanno. Tecniche che ad esempio negli anni passati avrebbero evitato, soprattutto nel centro storico, l’elevato numero di scontri e morti fra volatili che purtroppo sono avvenuti”.
A Roma, vi fu una strage di uccelli a Capodanno 2021, centinaia di volatili trovati senza vita sull’asfalto. Sono morti a centinaia, soprattutto storni, che scelgono come dormitori gli alberi tra la Stazione Termini e la parte alta di via Cavour.
“Le ragioni che giustificano il divieto sono molteplici-ricordano Benvenuti e Caruso- la tutela della salute pubblica, il benessere degli animali e l’esigenza di limitare il carico di lavoro negli ospedali proprio nelle ore del capodanno.
Da parte nostra, come ogni anno, invitiamo a non utilizzare i botti, attraverso la tradizionale iniziativa denominata “Anche lo spumante fa il botto”, invitando a festeggiare con il solo botto dello spumante, ponendo l’accento sul pericolo dell’utilizzo dei botti e le relative conseguenze.
In modo specifico per quelli venduti illegalmente e prodotti fuori ogni norma di sicurezza che solitamente sono finalizzati per spettacoli pirotecnici di più ampie proporzioni, e che possono creare danni anche gravi a chi li utilizza e chi si trova nella traiettoria dell’esplosione”.
“Ribadiamo altresì- aggiungono- che l’utilizzo dei botti comporta il conseguente raddoppio del livello di polveri sottili PM10, con rischi per la salute dei cittadini ed in particolare di coloro che soffrono di asma e patologie respiratorie, soprattutto per persone non più giovani.
Nel 2005 da uno studio della Cewep (Confederation of european waste-to-energy plants) si è calcolato che soltanto a Napoli i fuochi d’artificio avevano generato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori.
Trascorriamo queste festività, senza inquinare e correre inutili pericoli, per noi e per i nostri amici a quattro zampe. A chi amministra ora la Capitale – concludono Benvenuti e Caruso – chiediamo la firma dell’ordinanza anti-botti, peraltro ormai già in ritardo, ma almeno speriamo che non arrivi proprio al 90′ minuto, fuori tempo massimo, come è avvenuto gli scorsi anni”. (Com/Red/ Dire)
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