Roma. Cellulare in auto, 13mila multe nel 2021: la dipendenza che può uccidere anche gli altri
Sono oltre 13.000 gli illeciti per uso del cellulare durante la guida, contestati dalla Polizia Locale sul territorio capitolino dall’inizio dell’anno
“Sono oltre 13.000 gli illeciti per uso del cellulare durante la guida, contestati dalla Polizia Locale sul territorio capitolino dall’inizio dell’anno. Per contrastare questa condotta che, oltre ad essere illecita, mette a rischio l’incolumità degli utenti della strada, il Comando Generale ha rafforzato mirati servizi di controllo che, soprattutto grazie all’utilizzo personale motociclista, in divisa e con abiti civili, riesce ad individuare e fermare tempestivamente i conducenti in fallo.
Per essi, oltre alla sanzione, scatta la decurtazione dei punti di dalla patente e la sospensione del titolo di guida nel caso di recidiva nel biennio.
Solo pochi giorni fa gli agenti GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico), diretti da Maurizio Maggi, hanno rilevato in poco più di 24 ore oltre 50 irregolarità per conducenti che facevano uso di cellulare alla guida, senza utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare” lo fa sapere Ansa.
La sindrome da disconnessione
Secondo i dati Istat, oltre il 96% dei guidatori ammette di usare il telefono durante la guida, utilizzandolo per controllare i social, leggere news o chattare su WhatsApp, persino per guardare video. Infatti, scrive il “The Guardian”, che le aziende produttrici di smartphone stanno pensando di creare un blocco alle app mentre si è alla guida. Una di esse è SantinoSafetySystem, che grazie all’app dedicata e alla tecnologia NFC, comunica con lo smartphone quando il conducente entra in auto, disabilitando ogni notifica e rispondendo automaticamente ai suoi contatti e comunicando loro che la persona cercata sta guidando.
La ragione principale di questi comportamenti ad alto rischio sarebbe da attribuire a una vera e propria fobia, definita Nomofobia o “Sindrome da Disconnessione” (la fobia di restare senza connessione con il mondo se non si è in possesso del proprio cellulare).
Si tratta di una vera e propria dipendenza come per alcol e droga, capace di agire sulle esigenze di socialità e accettazione più profonde della nostre psiche.