Roma, “Ci vediamo per un caffè” e spacciava hashish: arrestato
L’italiano di 47 anni, è stato trovato in possesso anche di tre coltelli a serramanico, uno smartphone e una cospicua somma di denaro contante
Sono stati i messaggi sul suo smartphone a tradire un pusher del Laurentino 38, a Roma, sorpreso dagli agenti del commissariato Esposizione, diretto da Francesco Zerilli, con tre coltelli a serramanico al seguito e numerose dosi di hashish nella sua abitazione.
L’operazione è nata da un controllo effettuato dai poliziotti in via Ignazio Silone, nel corso del dei consueti servizi di pattugliamento della zona.
Nel transitare nella via, i poliziotti hanno notato due giovani che, alla vista dell’auto della Polizia di Stato hanno aumentato l’andatura con il chiaro intento di dileguarsi. Immediato è scattato il controllo. Uno dei due, identificato per S.G., italiano di 47 anni, è stato trovato in possesso di tre coltelli a serramanico, uno smartphone e una cospicua somma di denaro contante.
Effettuando i dovuti accertamenti, è emerso che il fermato era stato arrestato in passato per la violazione della legge sulle sostanze stupefacenti. Gli agenti, poi, anche al fine di accertarne la provenienza, sono passati a controllare il suo smartphone, e visionando i messaggi è emerso che negli stessi venivano cadenzati numerosi appuntamenti in luoghi convenzionali, a breve distanza l’uno dall’altro, sempre dal medesimo tenore: “Ci vediamo per un caffè”.
Intuendo che il vero scopo degli appuntamenti fosse quello di rifornire di droga i suoi clienti, gli investigatori hanno deciso di effettuare una perquisizione presso la sua abitazione, nel corso di cui, ben celati all’interno di un mobile, hanno rinvenuto quasi 25 grammi di hashish, un bilancino di precisione, un coltello intriso dello stupefacente e numerose bustine con chiusure ermetica per confezionare le singole dosi.
Al termine, pertanto, l’uomo è stato arrestato. Dovrà rispondere di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e di porto abusivo di coltelli di genere proibito.