Cambia forma, a tratti, il fenomeno dello spaccio al Pigneto, che negli ultimi tempi va avanti in particolar modo tramite telefono. I consumatori chiamano gli spacciatori, quasi sempre nordafricani senza nulla da perdere, e si mettono d'accordo sulla consegna. Cocaina, erba e ogni tipo di sostanza stupefacente, quindi, può essere tranquillamente ordinata anche a domicilio. E non solo.
Lo dimostra la telefonata mandata in onda questa mattina su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano. Al telefono da una parte Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione, dall'altra un pusher del Pigneto. I due giornalisti si sono finti consumatori interessati ad acquistare cocaina e hanno chiesto allo spacciatore di portargliela addirittura in ospedale, al Policlinico Umberto I. Il pusher, nordafricano almeno a giudicare dall'accento, ha accettato senza battere ciglio: "Quanta te ne serve? Quale ospedale? Quello vicino all'Università? Entro un'ora arrivo".
Una telefonata che dimostra come sia sempre più complicato porre freno al fenomeno dello spaccio, che a Roma tiene in ostaggio diversi cittadini. In particolar modo la telefonata trasmessa su Radio Cusano Campus pone l'accento sull'atteggiamento degli spacciatori: anelli di una catena evidentemente più grande di loro. Disperati catapultati nelle maglie dell'illegalità che il più delle volte non hanno nulla da perdere. E accettano senza problemi di portare cocaina dentro a un ospedale, senza curarsi delle conseguenze cui potrebbero andare incontro.
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