Sono stati gli investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del commissariato Fidene-Serpentara ad assestare l’ennesimo colpo alle piazze di spaccio del Tiburtino e del Tufello.
In via Zanardi, un pattuglia nel corso di uno dei mirati servizi di appostamento e osservazione, ha notato un ragazzo che, con fare sospetto, entrava con l’auto all’interno di un box. I poliziotti lo hanno controllato e lo hanno trovato in possesso di un ingente quantitativo di hashish e marijuana. Gli stessi agenti, nell’appartamento del giovane, hanno trovato una vera e propria piantagione di marijuana: 22 piante coltivate all’interno di vasi sui quali era istallato un ingegnoso sistema di coltivazione. Quest'ultimo era composto da lampade e aeratori che costituivano la serra funzionale al microclima, necessario allo sviluppo delle piante. Oltre alla piantagione, i poliziotti hanno rinvenuto il prodotto finale del laboratorio casalingo: oltre 1.640 di marijuana, 950 grammi di hashish ed il materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Durante la perquisizione, in casa dell’arrestato, è arrivato un suo coetaneo che, accortosi della presenza dei poliziotti, è diventato palesemente nervoso. Gli agenti hanno perquisito anche l’abitazione di quest’ultimo trovando ulteriori 100 grammi di hashish e 130 di marijuana, oltre ad una bilancina di precisione. Al termine dell’attività di Polizia Giudiziaria, che ha complessivamente portato al sequestro di 27607 dosi di marijuana e circa 30 mila dosi di hashish, entrambi i giovani sono stati arrestati. Sempre nel quartiere Tiburtino, gli agenti della Squadra Mobile, hanno arrestato un altro ragazzo che in casa aveva attrezzato una mini-serra dove coltivava 6 piante di marijuana.
Nelle stesse ore altre 3 persone sono finite in manette per violazione della normativa sugli stupefacenti. A operare gli investigatori del commissariato Fidene-Serpentara. I primi 2 operavano direttamente tra i caseggiati del Tufello. I poliziotti, nascosti nei giardini per aggirare il sistema di vedette, hanno potuto osservare l’operato di 2 distinti pusher, uno che nascondeva le dosi di cocaina nei passaruote delle auto parcheggiate, mentre l’altro usava come “appoggio” una bombola del gas vuota e abbandonata. Entrambi gli spacciatori sono stati bloccati ed arrestati.
Il terzo arresto è partito invece da via delle Vigne Nuove: gli investigatori hanno seguito un cliente fino a quando ha ricevuto 10 grammi di cocaina e 30 di marijuana da uno spacciatore del Tufello. Gli agenti, dopo aver bloccato l’acquirente, hanno perquisito la casa del pusher trovando oltre 70 grammi di cocaina nascosta in bagno.
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