Roma, controlli della Polizia di Stato all’Esquilino e al Rione Monti
Scoperto centro di riciclaggio smart-phone. Individuate inoltre 3 appartamenti con decine di persone extracomunitarie illegalmente alloggiare
Proseguono i controlli della Polizia di Stato nel quartiere Esquilino. Esercizi commerciali, B&B e affittacamere, sono le attività obiettivo delle verifiche messe in atto negli ultimi giorni dagli agenti del Commissariato Esquilino.
Scoperto durante i controlli, in via Ricasoli, un vero e proprio centro per il riciclaggio di smart-phone; l’illegale attività, gestita da un cittadino di nazionalità afgana, era in apparenza un negozio di riparazione di apparecchiature mobili. Sequestrati in particolare 5 telefoni cellulari di ultima generazione di provenienza furtiva, sui quali sono in corso accertamenti. Denunciato per ricettazione il responsabile.
Tra Piazza Vittorio Emanuele, Piazza Fanti e Via Giolitti, i poliziotti – diretti da Giuseppe Moschitta – hanno invece individuato 3 appartamenti, all’interno di ciascuno dei quali, sono stati trovati decine di cittadini extracomunitari, alloggiati in ambienti malsani, con numerosi letti a castello in ogni lato delle stanze, con un unico bagno. I gestori, cittadini del Bangladesh poi denunciati, previo pagamento da parte di connazionali, concedevano l’uso di un letto, con costo variabile in funzione della posizione, della vicinanza alla finestra ed all’altezza del letto; le tariffe variavano dalle 100 alle 150 euro mensili.
L’attenzione degli agenti è stata rivolta anche al Rione Monti, dove sono stati sanzionati tre market, gestiti da cittadini del Bangladesh, per la violazione dell’ordinanza sindacale che disciplina la vendita e la consumazione di bevande alcoliche.
Nell’ultimo trimestre sono stati 58 i controlli effettuati, con il deferimento all’ autorità giudiziaria di 13 titolari di esercizi ricettivi per aver omesso di comunicare all’autorità di p.s. le persone alloggiate; in alcuni casi si è riscontrato un aumento della capacità ricettiva della struttura con conseguente sovraffollamento dei locali. Le violazioni contestate sono state sanzionate per un importo complessivo di euro 97.206,92 a cui si è aggiunto, in 9 casi, l’ordine di chiusura temporanea da parte del Questore di Roma.