Trasporto pubblico a Roma, ripartono i controlli ma si esonerano i controllori.
Da circa due mesi Atac ha riattivato le verifiche di pagamento del titolo di viaggio sugli autobus della capitale ma molti dipendenti lamentano il pericolo di contagio e rifiutano di tornare al lavoro. Durante la pandemia infatti, i verificatori non erano presenti sulle tratte per evitare di creare ulteriori assembramenti nei mezzi pubblici. Ma circa la metà dei dipendenti ha già incrociato le braccia, asserendo che sui bus si rischia di contrarre il Covid. Solo 120 addetti su 250 sono tornati a bordo regolarmente. L’azienda, a cui non tornano i conti di quanto dichiarato dai suoi lavoratori, ha quindi avviato un’indagine disciplinare.
L’azienda capitolina, che già versava in gravi difficoltà economiche, mette in campo tutte le sue mosse per incentivare i passeggeri a timbrare il biglietto, mentre l’evasione è una radicata piaga del trasporto pubblico romano.
Tra le strategie studiate da Atac per arginare il crollo degli incassi durante la pandemia c’è quella del biglietto via sms. Il titolo di viaggio si può ricevere anche all’ultimo minuto sul proprio smartphone.
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