Roma. Corteo contro violenza donne, militanti: fermate dalla Digos per striscione “Meloni fascista”
“Manifestiamo contro il governo Meloni che ci fa violenza perché ci vuole attaccare in ogni aspetto”
Fermate e identificate dalla Digos per uno striscione con su scritto “Fascista Meloni noi donne ti farem la guerra”. Lo racconta all’agenzia Dire Donatella, 57enne di Palermo, arrivata a Roma con altre amiche per la manifestazione “Non una di meno” contro la violenza sulle donne.
Sullo striscione, che portano nella coda del corteo partito da piazza della Repubblica, c’è anche una foto della presidente del Consiglio immortalata mentre grida e la scritta: “Ti mangiamo il cuore”. La frase “è una citazione”, assicurano: un film appena uscito con protagonista Elodie, “Ti mangio il cuore”.
Donatella racconta: “Manifestiamo contro il governo Meloni che ci fa violenza perché ci vuole attaccare in ogni aspetto. Siamo state circondate dalla Digos per il nostro striscione, ce lo volevano togliere e strappare, minacciando di portarci in questura. Alcune di noi sono state anche identificate. Lo striscione, però, l’abbiamo difeso”.
Poi, continua: “Rivendichiamo quello che abbiamo scritto. Questo governo Meloni rappresenta un governo che ci attacca, non dà nulla per il lavoro, vuole togliere il reddito di cittadinanza e fa passare un messaggio che siamo donne utili solo a fare figli per le fabbriche e per la guerra. Noi non ci stiamo e lo rivendichiamo, perché c’è anche libertà di pensiero. Fino a oggi”.
Cori contro la premier: “Meloni fascista sei la prima dlla lista”
Un grande striscione rosso chiude il corteo di Roma contro la violenza sulle donne. “Meloni vattene!”, si legge. I ragazzi e le ragazze che sfilano per la manifestazione ‘Non una di meno’ dietro a questo striscione intonano slogan contro la premier: “Meloni fascista, sei la prima della lista”. (Anb/ Dire)
Zedda: “Da corteo non critica ma linguaggio di odio”
“Anche oggi, durante il corteo contro la violenza sulle donne, le attiviste di ‘non una di meno’ non hanno perso occasione per mostrare il loro lato peggiore. Manifestare a tutela delle donne e augurare al presidente Meloni la morte, rivolgerle insulti sessisti o mostrare striscioni dal contenuto violento cozzano molto con la nostra idea di democrazia e rispetto, questo non è manifestare un libero pensiero di critica, questo è odio e ci auguriamo che tutte le donne del mondo politico, femministe e non, esprimano vicinanza a Giorgia Meloni che colpe non ha se non quelle di essere donna e Presidente del consiglio dal lato sbagliato della barricata per loro”. Lo dichiara Antonella Zedda, senatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del gruppo. (Com/Pol/ Dire)