Un incubo che si avvera, la notte scorsa, per un padre e figlio rapinati nella loro villa tra l'Appia Nuova e il Parco degli Acquedotti, precisamente in via Quinzio Flaminio.
Quando il ragazzo 24enne è tornato a casa, circa a mezzanotte, i due rapinatori lo hanno sequestrato sul marciapiede davanti all'entrata, putandogli una pistola alla testa affinché aprisse il portone. Nei secondi o minuti terribili che il giovane passa, lo costringono ad accompagnarlo su nella stanza dove sta dormendo il padre, che viene svegliato e preso in ostaggio anche lui.
A quel punto i due criminali si sono fatti aprire una cassaforte contenente 10mila euro e lasciando legati i due, e fuggono con la refurtiva. Il figlio si è coraggiosamente liberato ed è riuscito a chimare la polizia.
Nella notte del 24 novembre un episodio forse ancora più inquitante: una banda vestita di poliziotti ha fatto irruzione in una villa sequestrando padre, madre e figlia. Il bottino è di 50mila euro, ma tutti illesi.
La modalità dei sequestri, con richiesta di riscatto però, era tristemente tipica degli anni '70 e '80, con modalità di estorsione rivolte ai familiari. Dagli anni '90-2000 si era però parlato di età di "Fine dei sequestri", per indicare un periodo in cui essi, sia a fini terroristici da parte di organizzazini criminali, sia da parte di delinquenti "svincolati" dalle mafie, erano in netto calo.
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