Roma, decine di Green Pass falsi, giovane mostra quello di un 50enne: multato
Diversi gli stratagemmi usati per scampare la multa e usare green pass falsi, le denunce delle forze dell’ordine
Roma, proseguono i controlli delle forze dell’ordine anche durante le festività per verificare la validità dei green pass, diversi quelli falsi mostrati agli agenti. La multa per aver usato un mezzo pubblico senza il green pass finisce per trasformarsi in denuncia penale. È quanto emerge da una prima analisi dei dati sugli esiti dei controlli ai green pass a Roma ma anche in altre città dove le maglie delle verifiche del certificato verde sono diventati stringenti e i margini per tentare di eluderli sono minimi.
Green Pass falsi, i controlli delle forze dell’ordine
Quando non basta più lo stratagemma del green pass “prestato”, quello che certifica la vaccinazione al covid fatta ad una persona diversa, si ricorre alla teatralità o alle scuse più disparate per evitare la multa finendo per rimediare anche una denuncia. In un paio di settimane, da quando il 6 dicembre è scattato l’obbligo del super green pass per poter accedere ai mezzi pubblici, le forze dell’ordine hanno accertato centinaia di infrazioni. E’ all’ingresso delle stazioni metro o alle fermate degli autobus di linea che a Roma si concentrano i controlli.
“A Piazzale Flaminio – racconta uno degli agenti- abbiamo fermato un giovane che ha mostrato un green pass che, sottoposto alla verifica dell’applicazione, lo riconduceva ad un uomo di circa 50 anni. Quello che lo aveva mostrato aveva al massimo 30 anni.
Quando gli abbiamo chiesto di che anno di nascita fosse ha cominciato farfugliare ‘annate’ a casaccio, 1970, 1972, poi ha confessato che quello era il green pass del cugino, o della moglie o del fratello”. Non ha potuto evitare la multa di 400 euro che, però, “se pagata entro 5 giorni si riduce a 280 euro”. Durante i controlli, però, si rischia di scivolare dall’illecito amministrativo al reato, con conseguente denuncia.