Roma, denaro in cambio di carte di circolazione: arrestato
Rilasciava carte di circolazione senza effettuare i prescritti collaudi dietro compensi in denaro. Con le accuse di corruzione, concussione, falso e accesso abusivo al sistema informatico arrestato
Rilasciava carte di circolazione senza effettuare i prescritti collaudi dietro compensi in denaro. Con le accuse di corruzione, concussione, falso e accesso abusivo al sistema informatico, gli investigatori della polizia stradale del compartimento di Roma hanno arrestato alle prime luci dell'alba D.G., 67 anni, dipendente della motorizzazione Civile della Capitale. In manette è finito anche il gestore di un'agenzia di pratiche auto, che faceva da tramite tra i clienti, ignari dell'irregolare procedura, e il dipendente della motorizzazione. Si tratta di P.M., 54 anni, accusato di corruzione e falso in concorso. Stesse accuse per C. S., 51 anni, gestore di un'altra agenzia di pratiche auto sottoposto però alla misura degli arresti domiciliari. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti nell'ambito dell'operazione “Motor gate”.
L'indagine, durata circa quattro mesi, che si è avvalsa anche di attività tecniche e pedinamenti, è stata coordinata dalla Procura di Roma. La polizia stradale ha accertato che, tra giugno e ottobre 2016, in ben 153 casi l'impiegato infedele ha prodotto certificazioni che attestavano il superamento di collaudi in realtà mai effettuati. Tra i mezzi coinvolti vi erano diversi veicoli tra i quali l'ape, il famoso tre ruote molto utilizzato nello “street food”. Sono stati così immessi in circolazione veicoli modificati non collaudati, che costituivano un pericolo per la circolazione. Tutte le pratiche false sono state trattate da un unico operatore. L'arrestato, D.G., da pochi giorni non più in servizio presso la Motorizzazione, forzava le procedure di protezione del sistema informatico del Dipartimento trasporti terrestri per inserire i dati falsi, stampava le carte di circolazione e poi cancellava i dati nei file della pratica.
Per ogni carta di circolazione emessa, gli arrestati ricevevano compensi in denaro tra i 500 e i 600 euro. Nel corso delle indagini è poi emerso che, il dipendente della Motorizzazione, aveva richiesto soldi al gestore di un'autoscuola per il superamento di alcuni esami di guida. Nell'ambito dell'indagine sono indagate altre sette persone per favoreggiamento.