Roma. Donna 42enne aggredita, rapinata e stuprata in un sottopasso del centro: arrestato 40enne

“L’episodio di Porta Pia rappresenta un monitor per tutti: bisogna agire subito, Roma deve rimanere una città sicura per le donne”

Una macchina e un uomo della Squadra Mobile della Polizia

Agenti della Squadra Mobile di Roma

Un grave episodio di violenza sessuale e rapina ha sconvolto Roma nelle prime ore di lunedì 23 settembre 2024. Una donna italiana di 42 anni è stata brutalmente aggredita, rapinata e stuprata nel sottopasso di Porta Pia in Piazza della Croce Rossa, in un Rione del centro storico della Capitale.

Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, la vittima, dopo essere stata avvicinata da un uomo nel sottopasso, è stata aggredita fisicamente e successivamente violentata. L’aggressore, dopo aver rapinato la donna, si è dato alla fuga. La stessa vittima, ferita e scioccata, è riuscita a chiamare il 112. Le indagini degli agenti delle volanti e della Squadra Mobile hanno individuato e fermato il presunto autore della violenza sessuale. L’uomo arrestato è un 40enne di origine marocchina.

L’episodio ha scatenato forti reazioni tra le autorità locali, esponendo nuovamente la questione della sicurezza pubblica nella Capitale, in particolare per quanto riguarda la tutela delle donne nei luoghi pubblici.

La reazione dell’Assessora Monica Lucarelli

Monica Lucarelli, Assessora alle attività produttive e alle pari opportunità di Roma Capitale ha commentato il grave episodio: “Sconvolta per lo stupro nel sottopasso vicino Porta Pia. Roma deve rimanere una città sicura per le donne. Quanto accaduto è un episodio sconvolgente che ci colpisce nel profondo.

Non possiamo tollerare che le nostre strade siano teatro di violenza così brutale, e non possiamo accettare che le donne vivano nella paura di essere aggredite nei luoghi pubblici”, ha affermato Lucarelli, sottolineando l’urgenza di un rafforzamento delle misure di sicurezza. L’assessore ha poi aggiunto:

“È urgente intensificare la sorveglianza nei punti più critici e garantire una presenza costante delle forze dell’ordine. Ma la sicurezza non è solo una questione di controllo, è una questione di cultura: dobbiamo lavorare insieme per prevenire la violenza di genere, investendo in educazione e sensibilizzazione, affinché episodi come questo non si ripetano più. Esprimo la mia vicinanza alla vittima e il mio impegno nel continuare a lottare perché le donne possano vivere libere e sicure in ogni angolo della città”.

Sicurezza e violenza di genere: una questione di emergenza

Questo caso, come altri episodi di violenza contro le donne, sottolinea la necessità di affrontare in modo strutturale il problema della sicurezza urbana, in particolare legato alla violenza di genere. L’assessora Lucarelli ha ribadito l’importanza di un approccio integrato che combini sia un rafforzamento delle forze dell’ordine nei punti critici della città, sia un più ampio sforzo culturale ed educativo volto a prevenire la violenza di genere.

Secondo i dati più recenti, infatti, episodi di violenza sessuale e aggressioni contro le donne in Italia non mostrano segnali di calo, evidenziando la necessità di interventi tempestivi ed efficaci. Le campagne di sensibilizzazione, unitamente al rafforzamento delle misure di sicurezza pubblica, sono ritenute essenziali per arginare un fenomeno che mina non solo la sicurezza fisica delle vittime, ma anche la loro libertà e il diritto di sentirsi sicuri negli spazi pubblici

Agire affinché simili episodi non si ripetano mai più

Questa vicenda getta nuova luce sull’importanza di investire nella sicurezza delle donne a Roma, rafforzando le misure preventive e assicurando che chiunque sia vittima di violenza possa contare su una risposta rapida ed efficace delle autorità. Tuttavia, il tema della sicurezza non può essere limitato solo all’azione repressiva, ma deve coinvolgere anche un impegno collettivo e culturale per promuovere una società che rifiuti ogni forma di violenza.

Mentre la giustizia fa il suo corso e l’aggressore sarà sottoposto al processo penale, l’episodio di Porta Pia rappresenta un monitor per tutti: è necessario agire subito, intensificare la presenza delle forze dell’ordine e creare una rete di protezione per tutte le donne, affinché simili episodi non si ripetano mai più.