I Carabinieri della Stazione di Monterosi hanno messo fine alle scorribande di un uomo e una donna rispettivamente di 39 e 45 anni, specializzati nella manomissione degli sportelli bancomat, che da alcuni mesi imperversavano nel sud della provincia viterbese e in quella di Roma. L’indagine era partita a marzo di quest’anno, a seguito di alcune segnalazioni di utenti che avevano denunciato il mancato funzionamento di alcuni sportelli bancomat della zona che, pur non avendo erogato la somma richiesta, l’addebitavano sui relativi conti correnti.
Ne sono partiti degli accertamenti amministrativi presso le filiali interessate e avendo constatato l’uscita di cassa dallo sportello i militari hanno iniziato a visionare i filmati delle registrazioni delle telecamere degli Istituti di Credito. Da qui è emersa l’illecita attività che dopo una serie di accertamenti effettuati con l’incrocio dei tabulati telefonici ha permesso di identificare i malfattori.
L’uomo e la donna si erano specializzati nella manomissione degli apparecchi di erogazione automatica di denaro, infatti creavano artigianalmente una copia perfetta dello sportellino di erogazione del denaro e nottetempo lo applicavano su quello originale dopo aver messo del biadesivo industriale in modo da bloccare le banconote uscite e non farle risucchiare dal dispositivo automatico. I malcapitati non ricevendo il danaro richiesto, si allontanavano credendo in un classico” fuori servizio”, mentre in realtà le banconote rimanevano bloccate nel finto dispositivo che i due poi ritiravano con tranquillità.
Tutto ciò avveniva durante le prime ore della notte e al mattino prima del’apertura delle filiali si recavano a ritirare le somme che l’apparecchio aveva raccolto. Ieri i militari avendo certezza dell’imminente arrivo dei due malfattori hanno effettuato un servizio di osservazione ed infatti alle 6.30 del mattino li hanno bloccati mentre si recavano a ritirare uno degli apparecchi illecitamente piazzati.
Da una perquisizione personale e domiciliare i Carabinieri hanno rinvenuto oltre a tantissimo materiale utilizzato per costruire gli apparecchi finti, anche un elenco completo degli sportelli bancomat della capitale e delle cittadine del sud della Tuscia. Inoltre, è stata rinvenuta un’agendina nella quale tenevano la contabilità delle somme illecitamente sottratte che ammontava, nell’ultima settimana, a circa 3.500 euro. Alla luce di ciò i due sono stati tratti in arresto per furto aggravato e, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti, in regime degli arresti domiciliari, presso le proprie abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. Sono in atto ora ulteriori accertamenti per verificare la commissione di altri furti di danaro.
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