Duecentoottantotto quartieri (di cui 115 fuori dal Grande Raccordo Anulare) e 22 rioni. È la nuova mappa di Roma, scattata dall’assessorato al Decentramento e alla Città dei 15 minuti, in collaborazione con tutti i Municipi, e che supera le 155 zone urbanistiche risalenti alla delibera 2982/1977 dell’allora sindaco Giulio Carlo Argan.
L’assessore capitolino al Decentramento, Andrea Catarci, ha presentato i primi risultati di questo lavoro ricognitivo del Campidoglio, che si è reso necessario a seguito delle profonde trasformazioni intervenute a quasi 50 anni dalla definizione delle zone urbanistiche, in occasione della II edizione di “Roma a portata di mano”, appuntamento di riflessione e confronti sull’avvicinamento alla Città dei 15 Minuti, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, che si è svolto oggi alla presenza del sindaco, Roberto Gualtieri, della presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, e dell’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia.
“Roma è cambiata completamente rispetto a quella che, all’epoca del dindaco Argan, venne fotografata con la delibera 2982/1977: è tempo che se ne prenda atto e che gli studi e le statistiche, a partire da quelle ufficiali dell’Istat, puntino a leggere gli agglomerati urbani in cui si svolge la vita quotidiana e che in gran numero, 115 su 310, sono situati oltre il Grande Raccordo Anulare“, ha detto Catarci.
“L’obiettivo alla base del modello dei 15 minuti – continua Catarci – è la ricucitura di una città frantumata da disuguaglianze socioeconomiche e spaziali attraverso l’implementazione di un modello del tutto opposto rispetto a quello che negli ultimi decenni ha portato alla migrazione interna della popolazione verso il Gra”.
A Roma “circa 500mila residenti vivono nell’anello ferroviario, 1 milione e mezzo tra anello e il Gra, 800 mila oltre il Gra”, mentre, l’area Metropolitana è “arrivata a 4,3 milioni di residenti – ha spiegato ancora Catarci – La città dei 15 minuti è un modello della prossimità, dell’inclusione, del decentramento, della partecipazione, della contemporaneità che a Roma abbiamo voluto basare su una strategia ambiziosa, agendo da vari livelli – Campidoglio, Municipi, sociale – attraverso interventi locali, programmazione e confronto internazionale, analisi e progetti sperimentali”.
Coesione urbana, welfare territoriale, inclusione e cittadinanza, sono solo alcuni dei temi che hanno animato il dibattito e lo scambio di esperienze con una sessione di lavori specificamente dedicata al confronto tra città, con i contribuiti del professore Carlos Moreno, ideatore del concept della città dei 15 minuti applicato nella capitale francese dalla Sindaca Hidalgo, di Arnaud Ngatcha, assessore all’Europa di Parigi, di Laura Petrella, Agenzia delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani e Hélène Chartier, per C40 Cities. (Mtr/Dire)
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