Roma e i Taxi irregolari e abusivi: Gualtieri invoca il Gps e una legge più stringente
La denuncia, partita dall’aeroporto di Fiumicino, ha evidenziato come alcuni tassisti scelgano i clienti in base alla loro presunta ricchezza
La Capitale torna a fare i conti con le irregolarità e gli abusi nel servizio taxi, un problema che rischia di macchiare la reputazione dell’intera categoria e compromettere l’immagine di Roma agli occhi dei turisti. La questione è tornata al centro del dibattito dopo l’aggressione all’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis, avvenuta sotto gli occhi degli operatori di sicurezza all’aeroporto di Fiumicino, e un reportage che ha svelato pratiche scorrette diffuse tra alcuni tassisti romani.
Il sistema taxi a Roma: un servizio pubblico in crisi
La denuncia, partita da uno dei principali hub della città, l’aeroporto di Fiumicino, ha evidenziato come alcuni tassisti scelgano i clienti in base alla loro presunta ricchezza, imponendo tariffe gonfiate e ignorando chi non rientra nei loro criteri “di convenienza”. Un modus operandi che si estende anche ad altre zone strategiche della città, come la stazione Termini, il Colosseo e piazza di Spagna.
Un episodio particolarmente eclatante è stato documentato proprio a piazza di Spagna, dove un tassista è stato sorpreso a cancellare i codici QR dei monopattini elettrici con un pennarello bianco, rendendoli inutilizzabili per i turisti. Un gesto che mira a limitare le alternative di mobilità, obbligando i visitatori a ricorrere ai taxi. Alla richiesta di spiegazioni, il tassista ha reagito con violenza, sputando contro il giornalista.
La Reazione del Sindaco Gualtieri
Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso il proprio sconcerto, sottolineando come pochi tassisti disonesti stiano danneggiando l’intera categoria, composta in gran parte da professionisti onesti. Durante un intervento nella trasmissione Le Iene, Gualtieri ha dichiarato: “Non posso sanzionare i conducenti che violano le regole fino a una condanna definitiva. Vorrei poter mettere un Gps sui taxi, ma la normativa attuale me lo impedisce”.
Secondo il sindaco, la soluzione passa da una riforma legislativa che permetta di adottare strumenti come la geolocalizzazione per migliorare i controlli e garantire maggiore trasparenza. “Chiedo da tempo al governo di intervenire: questo è un servizio pubblico e va tutelato”, ha ribadito.
La questione del Gps e le resistenze normative
L’introduzione di un sistema di geolocalizzazione sui taxi potrebbe rappresentare una svolta nella gestione del servizio, rendendo tracciabile ogni corsa e facilitando il monitoraggio da parte delle autorità. Tuttavia, l’attuale quadro normativo non consente l’adozione del Gps senza modifiche legislative.
Il sindaco ha citato il modello già adottato in altre città europee, dove la trasparenza dei percorsi e delle tariffe ha migliorato il rapporto tra tassisti e clienti. A Roma, invece, l’assenza di strumenti di controllo lascia spazio a comportamenti scorretti che danneggiano l’intero settore.
Nuove licenze e il Giubileo
Il problema arriva in un momento cruciale per la Capitale. Con l’approvazione del Tar del Lazio, la graduatoria dei mille nuovi tassisti è pronta a essere pubblicata, in vista dell’afflusso straordinario di pellegrini previsto per il Giubileo del 2025. L’ampliamento della flotta taxi rappresenta un’opportunità per migliorare il servizio, ma rischia di amplificare i problemi se non accompagnato da un sistema di regolamentazione e controllo efficace.
Un problema di reputazione
Le irregolarità denunciate non danneggiano solo i consumatori, ma anche la reputazione della città e degli stessi tassisti onesti, che rappresentano la stragrande maggioranza della categoria. I comportamenti scorretti documentati, uniti alle reazioni violente, rischiano di alimentare un clima di sfiducia che potrebbe avere ripercussioni anche sul turismo, uno dei settori più importanti per l’economia della città.