Categorie: Cronaca

Roma e Napoli, Carabinieri arrestano 18 persone per furti di auto

Nel corso della notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e dei Comandi dell’Arma territorialmente competenti hanno eseguito una vasta operazione anticrimine che ha portato all’arresto di 18 persone indagate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere (reato contestato a 12 persone) finalizzata a furti e ricettazione (artt. 416,-624-625 CP), favoreggiamento personale (art. 378 CP),  nonché rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (artt. 326, 319 e 321 CP) L’intervento è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, a conclusione dell’indagine “Car2Go” condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma. L’intervento è stato eseguito in varie località nella provincia di Roma e a Napoli.

Il provvedimento restrittivo si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Car2Go” sviluppata nel periodo settembre 2016 – febbraio 2017 e riguardante la presenza in Roma di un’organizzazione criminale ben strutturata, capeggiata dal pregiudicato Luca BUCCI e specializzata nei furti totali o parziali di “city car; in particolare, di Smart “Fortwo”, sebbene siano state interessate anche utilitarie prodotte da altre case automobilistiche, tra cui Toyota “Aygo” e Citroen “C1”. Le indagini, sviluppate dal citato Nucleo Investigativo, hanno preso embrionale avvio dall’arresto, in data 15.08.2016, di BUCCI Luca e CALABRESE Riccardo, operato dalla Stazione Carabinieri di Roma Aventino, per il furto di un’autovettura Smart facente parte del parco veicoli della società di car sharing “Car2Go”.

Le investigazioni si sono protratte per circa 3 mesi (settembre – novembre) e hanno lasciato emergere, nonostante il breve lasso di tempo, l’operatività di una organizzazione criminale attiva, in particolare, nel quadrante occidentale della Capitale (nei quartieri Axa, Casal Palocco, Dragona, Acilia, Casal Bernocchi, Vitinia e Ostia) e dedita al furto e alla ricettazione di autovetture del tipo Smart e parti di esse. Ciò ha permesso, in molti casi, di assistere al furto di componenti meccaniche, sempre di autovetture Smart Fortwo, sia delle serie W140 sia della serie W451. Nell’ambito di tale sodalizio investigato, inoltre, è stata individuata una fitta rete di soggetti interessati ad acquistare tali beni di provenienza illecita, allo scopo di reimmetterli nel fiorente mercato dei pezzi di ricambio presente nella Capitale o, tramite un sodale, in quello napoletano.

Tra la componentistica maggiormente trattata dal sodalizio, proveniente da autovetture Smart, sono emersi:

attuatori della frizione, del valore approssimativo [prodotto nuovo] di circa 700,00 euro, venduti al prezzo medio di 50/60 euro;

volanti, del valore approssimativo [prodotto nuovo] di circa 820,00 euro [comprensivo di airbag e sensore dell’angolo], asportati, in particolare, dalle versioni sportive denominate Brabus;

mascherine anteriori dotate di luce diurne a Led, in particolare, provenienti dalle versioni Brabus;

estrattori per paraurti posteriori [parte inferiore] asportati dalle versioni Brabus, rivenduti al prezzo medio di 100 euro;

stereo/navigatori con touch screen di varie marche [tra questi “Pioneer” e “Bosch”], installate a bordo delle micro car, del valore approssimativo [prodotto nuovo] di circa 600/800 euro, venduti al prezzo medio di 80/100 euro.

Alla “merce” di cui sopra, il sodalizio applicava una sorta di “tariffario”, che subiva notevoli oscillazioni in relazione alla tipologia e alla quantità acquistata dagli indagati addetti alla ricettazione e riciclaggio. Particolarmente rilevante è risultato, inoltre, lo straordinario “controllo del territorio” riscontrato negli indagati addetti ai furti [in particolare, nell’area di Piazzale Clodio, E.U.R. e i quartieri di Casal Bernocchi, Dragona Acilia, AXA, Casal Palocco, Ostia Antica], in riferimento alla dislocazione e agli spostamenti delle autovetture ritenute di interesse [in ragione della dotazione di accessori o parti di ricambio riscontrata].

Gli indagati, infatti, hanno dimostrato di possedere una eccezionale cognizione dei luoghi e delle fasce orarie in cui operare, in relazione alle maggiori probabilità di individuare “obiettivi appetibili”. Veniva, appunto, rilevato come fossero presi di mira, in maniera particolare, i parcheggi antistanti le Stazioni della metropolitana leggera denominata Roma-Lido [Acilia, Casal Bernocchi] e la fermata della metropolitana Linea B Eur-Magliana, a qualsiasi ora del giorno o nel corso della serata, privilegiando le pause di lavoro di BUCCI Luca [solitamente, 12:30-15:30 circa e dalle 19:30 circa].

Tra l’altro, la maggioranza degli acquirenti dei ricambi di provenienza illecita sono titolari o sono impiegati in officine meccaniche o elettrauto formalmente regolari, dotate di regolare registrazione presso la Camera di Commercio di Roma e del relativo locale commerciale ove viene svolta l’attività di assistenza ai clienti. In alcuni casi, le richieste di parti meccaniche avanzate non si limitavano soltanto a soddisfare le esigenze delle proprie officine meccaniche/elettrauto, ma risultavano necessarie a evadere gli ordini ricevuti tramite alcuni siti di compravendita online.

Tra gli odierni arrestati, anche un Appuntato dell’Arma, all’epoca dei fatti in servizio alla Stazione CC di Casal Palocco, già trasferito ad altra sede e sospeso precauzionalmente dall’impiego; al militare, sono stati contestati i reati di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Il corposo quadro probatorio acquisito a carico degli indagati si basa su attività tecniche e dinamiche, analisi documentale e rilevanti riscontri acquisiti sul campo che hanno consentito, nel tempo, di arrestare 2 persone e denunciarne altre 2, procedendo al sequestro di ingenti quantitativi di parti meccaniche oggetto di refurtiva.

Redazione

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