“Io voglio votà” è uno dei tanti commenti rabbiosi che si sentono urlare dalla fila di decine di persone che da questa mattina sono in attesa davanti all’ufficio anagrafe di via Luigi Petroselli per chiedere la tessera elettorale con cui poter scegliere il nuovo sindaco di Roma.
“A quanto pare molte pratiche di cambio di residenza non sono state evase – racconta all’agenzia Dire uno dei presenti – credo che mi toccherà votare nel mio vecchio Municipio”. Un’opzione percorribile da coloro che hanno fatto un cambio di residenza da Municipio a Municipio, ma chi si è trasferito nella Capitale da fuori sarà impossibilitato a esprimere la propria preferenza perché sprovvisto proprio della tessera elettorale ‘romana’.
Una questione di burocrazia sicuramente, ma che, a un giorno dal voto, rischia di avere dei pesanti risvolti anche sui processi democratici della città.
“Io ho fatto richiesta di trasferimento della residenza dal Municipio VII al Municipio III il 6 di agosto – racconta un altro cittadino – ma quando sono andato a richiedere la nuova tessera elettorale mi hanno detto che all’indirizzo del mio nuovo domicilio risultano ancora i vecchi proprietari che avevano fatto il cambio di residenza a fine giugno. Ora dovrò votare al vecchio Municipio nonostante avessi già le idee chiare su chi votare fra i candidati al III, mentre non ho idea sui candidati del VII”.
(Edr/ Dire)
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