Il 17 aprile 2018, nelle ore di chiusura di un’isola ecologica in zona Eur, militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma si avvedevano di due soggetti che dall’interno dell’area recintata della citata isola ecologica, estraevano rifiuti, con la complicità di un terzo, all’esterno della stessa, che provvedeva a caricarli in un furgone.
Di conseguenza i militari intervenivano, nella flagranza di reato, al fine di interrompere il furto di rifiuti urbani a danno della collettività, accertando che i tre, appartenenti al medesimo nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio minore, tutti di nazionalità bosniaca, avevano sottratto ingenti quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
All’interno del furgone, infatti, sono stati rinvenuti elettrodomestici, batterie al piombo esauste, rifiuti metallici ferrosi e non ferrosi di varia natura.
Su tali materiali si sviluppa un fiorente mercato illegale a danno della collettività, con conseguente generazione di situazioni di degrado generato dalla lavorazione illegale dei rifiuti per estrarne i materiali economicamente più remunerativi, spesso bruciandoli.
Di conseguenza i Carabinieri del Nucleo Investigativo con il supporto della Stazione Carabinieri Forestale di Ostia e di Carabinieri della Compagnia Roma Eur hanno arrestato i tre soggetti. Questa mattina, dopo l’udienza di convalida, i due genitori sono finiti in carcere mentre il minore collocato in una comunità.
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