Il congegno, è composto da un braccialetto elettronico che viene applicato al polso e da una centralina che, posizionata all’interno dell’appartamento, ne rileva costantemente la posizione. L’apparato elettronico è posizionato vicino la linea telefonica del "domiciliato" ed utilizza il sistema di trasmissione dati wi-fi. Il superamento della distanza consentita del braccialetto dalla centralina o qualunque altro atto di manomissione del sistema, fa scattare l’allarme alla centrale delle forze dell’ordine che procedono al controllo del detenuto.
L’allontanamento non consentito e la manomissione sono equiparate in tutto e per tutto ad un tentativo di evasione. Il sistema elettronico di controllo allestito all’interno della Sala Operativa della Questura di Roma nel 2012, è scattato nel pomeriggio di ieri poco prima delle 16.00 presso l’abitazione di V.G., romano di 46 anni, in zona Monteverde.
All’arrivo della volante, gli agenti della Polizia di Stato, hanno trovato il detenuto in prossimità del cancello automatico del condominio. L’uomo ha riferito ai poliziotti di essersi allontanato dal suo appartamento per andare ad acquistare del tabacco. V.G, già noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto agli arresti domiciliari mediante l’uso del braccialetto elettronico, ultimati gli atti, è stato tratto in arresto per evasione.
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