E’ stato un messaggio inviato tramite WhatsApp a incastrare il proprietario di una villa situata in via Appia Antica, dove era stata organizzata una festa privata. L’evento, a pagamento, con tanto di musica, cena e parcheggio interno, si è svolto nella serata del 16 gennaio 2021.
I primi immediati accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato, hanno consentito di accertare che la villa, era stata acquistata all’asta da un soggetto incensurato, precedentemente di proprietà della famiglia “Tredicine”.
L’evento, un “private party” come pubblicizzato nel messaggio, prevedeva l’ingresso alle ore 21.00 di ieri e l’uscita alle ore 06.00 di oggi. La prevendita avveniva solo tramite ricarica su una postepay o Paypal, pari a 30 euro per l’uomo e 20 per la donna.
Ad entrare in azione, gli agenti in borghese della Questura di Roma e una squadra del Nucleo Mobile. Le forze in campo sono state coordinate dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Giunti sul posto hanno constatato la presenza di circa 15 autovetture parcheggiate all’interno della struttura e musica ad alto volume.
Dopo aver tentato per qualche minuto di farsi aprire il cancello, è uscito il proprietario della villa che in un primo momento si era mostrato poco collaborativo. In un secondo tempo lo stesso proprietario non ha potuto far altro che interrompere l’evento e far uscire i suoi “clienti”.
41 sono le persone identificate dai poliziotti nei confronti delle quali sarà irrogata la prevista sanzione amministrativa. Mentre altri partecipanti sono riusciti a eludere il controllo scavalcando una recinzione posteriore e fuggendo nelle campagne adiacenti.
Proseguono gli accertamenti da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura per le ulteriori violazioni che si dovessero riscontrare.
Durante la fase degli accertamenti, è giunta sul posto una autovettura Ncc (Noleggio con conducente) con all’interno due “clienti” privi di documenti. I due, che hanno dichiarato di dover partecipare alla festa, sono stati sanzionati sul posto secondo la normativa prevista dal Dpcm.
In seguito sono stati accompagnati presso gli uffici della Polizia Scientifica per la loro identificazione. (Com/Vid/ Dire)
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