Fine di un dramma. La Regione Lazio, ha pubblicato la revoca dell’AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, per il TMB (Trattamento Meccanico Biologico) dell’impianto Salario Ama a Villa Spada. Il documento regionale sancisce definitivamente la parola fine sul TMB, sempre contrastato dai residenti fin dalla nascita, perché letteralmente dentro il quartiere.
“Questa è la fine definitiva di un incubo per i cittadini dell’intero quartiere Salario – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – attanagliati per quasi un decennio dalla puzza e dalla malagestione dei rifiuti di Roma. Ora Ama gestisca bene la dismissione, la bonifica e la rigenerazione dell’area, in modo da restituire in primo luogo, vivibilità, salute e sostenibilità ambientale al territorio; per farlo sarà necessario un percorso di condivisione con i cittadini, le istituzioni locali e le associazioni che chiediamo venga istituito.
Questo sacrosanto atto finale per il TMB, però, mette ancor di più il Campidoglio davanti a una responsabilità che continua colpevolmente a eludere, quella di pianificare la costruzione di tutti gli impianti necessari alla gestione dei rifiuti romani che continuano ad andare tutti altrove. L’impiantistica, a partire da quella anaerobica per la gestione dell’umido, è uno dei cardini dell’economia circolare insieme alla riduzione e all’aumento della differenziata; nella capitale non ci sono impianti in costruzione e non aumenta in maniera seria da tre anni la percentuale di differenziata, ed è per questo che ci troviamo in un’emergenza costante che nei picchi di produzione diventa un disastro vergognoso su tutte le strade”.
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