Roma, finto avvocato raggira 90enne: arrestato

I Carabinieri hanno arrestato un 22enne di Napoli che aveva usato la storia del falso incidente del figlio per farsi consegnare soldi e oro

Impaurita e preoccupata voleva chiudere la questione quanto prima per evitare altri problemi al figlio e così ha consegnato soldi e oggetti in oro – parte dei quali regali del defunto marito – a quell’uomo che, dopo essersi presentato come avvocato del figlio, l’aveva raggiunta in casa.  Il sedicente avvocato, un 22enne di Napoli senza occupazione e incensurato, non aveva fatto i conti con i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro che lo hanno smascherato e arrestato con l’accusa di truffa aggravata. 

Da tempo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sono impegnati con servizi ad hoc per contrastare questo odioso fenomeno e attraverso una massiccia attività di informazione, mettendo in guardia le vittime vulnerabili. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia San Pietro, in servizio nella zona della Pineta Sacchetti, avevano notato quel giovane che si aggirava guardingo in strada e lo hanno seguito, vedendolo introdursi in un condominio, uscendone pochi minuti dopo con passo svelto.

A quel punto è scattato il controllo: i militari lo hanno perquisito e trovato in possesso di 900 euro in contanti e preziosi, ricostruendo quanto era accaduto in pochi minuti. Il truffatore aveva contattato telefonicamente una 89enne che vive sola in un’abitazione di via Giulio III, riferendo di essere l’avvocato del figlio che, poco prima, si era reso responsabile di un incidente stradale e che la sua auto era sprovvista di assicurazione, motivo per cui era stato trattenuto in una caserma delle forze dell’ordine con il rischio di essere arrestato. 

Il finto legale ha poi riferito all’anziana che per evitare che il figlio finisse in carcere, doveva consegnare quanto prima 2000 euro. Il truffatore senza scrupoli, facendo gioco sul forte stato di agitazione generato nella povera vittima, ha rincarato la dose, convincendola ad incontrarlo per consegnargli il denaro. Poco dopo, il 22enne si è presentato alla porta di casa della vittima per riscuotere la somma pattuita e per rendere la cosa ancora più credibile ha anche simulato una telefonata in caserma facendola parlare con un complice che si è finto maresciallo e ha confermato tutta la storia.

 

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