Roma, flash mob contro luminarie via del Corso
Il Nuovo Centro Destra ha organizzato un flash mob per protestare contro le decisioni del Sindaco
Al grido di "Vogliamo il Tricolore" e "Orgoglio vero il Tricolore", i giovani del Nuovo Centro Destra hanno sfilato ieri pomeriggio lungo via del Corso. Al flash-mob hanno preso parte una cinquantina di manifestanti, con torce e volantini, per chiedere la rimozione delle luminarie allestite dall’amministrazione capitolina in occasione del Natale.
Le decorazioni luminose e multicolore che si estendono da Piazza Venezia a Piazza del Popolo sarebbero, a detta dei manifestanti, non in linea con l’immagine tradizionale del Natale, oltre che utilizzate con intenti puramente propagandistici rispetto alla questione delle unioni civili.
"Il Sindaco Marino confonde Natale con Carnevale. Desideriamo opporci con forza alla sua decisione di sostituire alle luci tricolore, segno dell'italianità e dei nostri valori tradizionali, l'illuminazione inneggiante le unioni civili" – incalzano gli esponenti di NCD Stefano Oddo e Luca Della Giovampaola in una nota.
Una decisione, quella del Sindaco, senz’altro non aderente all’immagine di una festività che da sempre viene richiamata utilizzando colori tipici, ma anche e più in generale ad un momento storico in cui i temi della sovranità nazionale e le drammatiche conseguenze delle politiche europee hanno sicuramente risvegliato il bisogno di sentirsi, prima di tutto, italiani.
Inoltre, Oddo e Della Giovampaola proseguono sottolineando come l’amministrazione abbia voluto strumentalizzare questa ricorrenza per promuovere, a spese dei contribuenti tutti, l’apertura alle unioni civili. "Il Natale ha da sempre alla base la famiglia, quella cristiana, composta da un uomo e una donna, da un padre e una madre; proprio per questo, riteniamo che le prossime festività non possano essere ridotte alla stregua della più macabra e strumentale carnevalata, anche se la carnevalata in oggetto viene indetta dal Sindaco in persona" – concludono gli esponenti di NCD.
C’è voglia di tricolore, c’è desiderio d’italianità, e non solo in ambito di politica internazionale. Anche nel contesto più ordinario della quotidianità, infatti, i cittadini si sono mobilitati per chiedere che le loro tradizioni secolari non vengano più strattonate dalle diatribe politiche.