Oggi, 7 ottobre 2024, sono state avviate le operazioni di cantierizzazione per consentire un importante intervento di manutenzione straordinaria della Fontana di Trevi a Roma.
I lavori, curati dalla Sovrintendenza Capitolina e promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, si rendono necessari a causa dei fenomeni di degrado che interessano il monumento, situato in un’area ad alta frequentazione pedonale e sottoposto a particolari condizioni microclimatiche che favoriscono la costante formazione di patine biologiche, vegetazione infestante e depositi calcarei sulle parti più esposte al contatto con l’acqua.
L’operazione è parte di un intervento di manutenzione più ampio nell’ambito del programma PNRR – Caput Mundi (Manutenzione straordinaria di alcune fontane monumentali del Centro Storico di Roma) che comprende anche interventi sulla Fontana del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe e delle Tiare, per un importo complessivo di 1,187 milioni di euro.
Il monumento continuerà a essere visibile per tutta la durata dei lavori, grazie a recinzioni di minimo impatto e il più possibile trasparenti.
Durante i lavori sarà sperimentata una diversa modalità di osservazione della fontana, attraverso l’installazione di una passerella che permetterà ai visitatori, in gruppi contingentati, di ammirare il monumento da una prospettiva insolita e ravvicinata. La passerella, pronta entro un mese, offrirà l’occasione per acquisire nuovi dati sulla frequentazione, utili a risolvere i problemi di sovraffollamento del monumento.
L’intervento di manutenzione si concentrerà sulle superfici lapidee della parte inferiore del monumento, in particolare la zona tra il bordo della vasca e le gradinate di accesso, che sarà sottoposta a una pulitura approfondita. Inoltre, saranno riparate le stuccature dei giunti in varie zone della fontana per preservarne l’integrità strutturale ed estetica.
La conclusione dei lavori è prevista entro la fine dell’anno.
La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII (1730-1740), che nel 1732 indice un concorso da cui emerge vincitore l’architetto Nicola Salvi (1697-1751). Il monumento, concepito come mostra dell’acquedotto Vergine e addossato alla facciata del retrostante Palazzo Poli, è articolato come un arco di trionfo e digrada verso l’ampio bacino con una larga scogliera, vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante.
Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni. Rilievi che alludono alla storia dell’acquedotto e figure allegoriche collegate agli effetti benefici dell’acqua decorano, a vari livelli, il prospetto. La costruzione viene conclusa da Giuseppe Pannini (c.1720-c.1810) che modifica parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali.
Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991 (cui è seguita una manutenzione della parte centrale nel 1999), l’ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014-2015 grazie a un contributo di FENDI.
*Foto dal Portale di Roma Capitale Turismo Roma
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