Roma, freddo: nuove vittime tra i senzatetto. Vietati i ricoveri ai non vaccinati
Aumentano le vittime tra i senza fissa dimora a causa del freddo. Il nuovo piano freddo fa aumentare i posti letto nelle strutture comunali e associative
Nella giornata del 14 gennaio, a Roma, in via del Tintoretto e Laurentina è stato trovato morto un 52enne per ipotermia. Nella mattina successiva, il 15 gennaio, un 53enne polacco senza fissa dimora.
Non è una novità che con il freddo aumentano anche i morti. Chi vive in strada ed è senza fissa dimora, è costretto a subire il freddo rigido. Questo purtroppo è una delle cause che porta numerose vittime durante la stagione invernale.
Da novembre fino a oggi, sono ben cinque le vittime registrate a causa del freddo. Un dato preoccupante ed emergenziale.
A Roma la questione dei senza fissa dimora è un problema che si estende a oltre 3mila persone. Tra il Covid e il freddo, la situazione è drammatica.
“Molti clochard soffrono di problemi psichiatrici, spesso rifiutano tamponi e vaccini e quindi non possono accedere ai mezzi pubblici o ai locali di accoglienza“, sottolinea Lucia Ercoli, presidente della onlus Medicina Solidale, intervista da Repubblica.
Piano freddo: nuovi posti letto, ma i non vaccinati non possono entrare
Attualmente il comune di Roma ha avviato il piano freddo fornendo circa 95 posti letto in più, rispetto a quelli forniti dalla giunta Raggi.
La nuova assessora Barbara Funari ha stanziato recentemente 40 mila euro e raggiunto 400 posti letto in strutture comunale e associative.
“L’auspicio del Santo Padre per l’accoglienza dei più vulnerabile sarà una delle linee portanti della nostra azione“, sottolinea il Sindaco Roberto Gualtieri.
Due giorni fa, è stata aperta l’ultima struttura della Croce Rossa all’ex ospedale Santa Maria della Pietà con 20 posti letto.
Secondo i dati forniti sempre dal quotidiano La Repubblica, sono ben 300 i senza fissa dimora che usufruiscono delle strutture di accoglienza della Comunità di Sant’Egidio.
Ha incrementato il suo contributo anche la Caritas, che ha aumentato il numero di volontario e di ausilio dato ai senza tetto a cui vengono portati bevande e cibarie calde, oltre che coperte e altre attrezzature per riscaldarsi.