Alle prime luci dell’alba di oggi, 9 luglio, gli investigatori della Squadra Mobile di Roma – hanno eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare , nei confronti di 31 indagati. I soggetti appartengono alle Forze Armate con diverso grado e imprenditori. Sono accusati di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d’asta ed altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle Forze Armate.
Gli arresti sono coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale -e l’ordine emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma.
L’ordinanza dispone per 7 indagati gli arresti domiciliari, 5 misure di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Ma anche 19 misure di divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali in forma di persone giuridiche e impresa.
Le indagini hanno avuto la durata di un anno. Inizialmente hanno fatto emergere episodi di frode ai danni delle Amministrazioni dello Stato da parte delle ditte aggiudicatarie della produzione dei nuovi distintivi di grado per le Forze Armate.
Nel proseguire, l’attività investigativa ha documentato uno specifico e ben collaudato sistema corruttivo tra imprenditori ed Ufficiali delle FF.AA., ricostruito grazie alle attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica supportata da servizi di osservazione e pedinamento. Questi mezzi vedono alcuni soggetti ripetutamente coinvolti in episodi di corruzione e turbata libertà degli incanti in vari settori.
Nel primo troncone delle indagini, le ditte aggiudicatarie della fornitura dei nuovi distintivi di grado per le uniformi hanno utilizzato la costituzione di un “cartello“ concordato verso un unico fine. Ovvero quello di non farsi concorrenza. Oppure di un accordo post-aggiudicazione in favore di chi avrebbe poi prodotto effettivamente il materiale.
Nella seconda parte delle indagini, sono stati accertati autonomi e distinti episodi delittuosi commessi da Ufficiali dell’Aeronautica Militare che si pongono in condizione di stabile asservimento ad interessi privati.
A margine di tali vicende, le indagini hanno mostrato una truffa contrattuale perpetrata nella fornitura di tende modulari a struttura pneumatica per l‘Esercito Italiano. E in particolare le truppe in missione all’estero tramite una “gara a procedura aperta” per un importo complessivo di € 9.064.335,57.
Le indagini hanno permesso di svelare turbative d’asta e frodi negli appalti delle Forze Armate per un valore pari a 18 milioni e mezzo di euro.
Un incontro con i giornalisti che avverrà alle ore 11.00, in Procura, alla presenza del Procuratore Aggiunto, dott. Paolo Ielo, illustrerà i dettagli.
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