Roma, furto da casseforti bus turistici: 4 arresti, anche un esponente destra
Furto casseforti dei bus turistici: uno degli arrestati è esponente di estrema destra che nel 2017 aveva capeggiato la protesta contro centro accoglienza
Furto casseforti bus turistici. Oggi, 16/6, i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Roma Centro, a conclusione di un’attività d’indagine denominata ‘Big Bus’, hanno arrestato 4 persone.
L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma, per il reato di furto in concorso. Essa è durata circa sei mesi.
Furto casseforti bus turistici in via Nazionale
I soggetti sono ritenuti responsabili di un furto commesso nella notte del 18 settembre 2019, presso gli uffici della sede legale di una nota società di autobus turistici con sede nella centralissima via Nazionale.
Furto commesso mediante l’effrazione della porta d’ingresso, con l’utilizzo di chiavi spurie, con l’utilizzo di una fiamma ossidrica, di due casseforti installate all’interno degli uffici della società. Da esse cui avevano sottratto la somma contante di 90mila euro.
I Carabinieri sono giunti alla loro identificazione mediante attività dinamiche, esame dei tabulati telefonici, immagini di video sorveglianza e dei profili social network. Ma anche perquisizioni e sequestri di arnesi e apparecchiature atte allo scasso, indumenti e telefoni cellulari utilizzati dai malfattori.
Un arrestato esponente dell’estrema destra romana
I militari sono riusciti a documentare tutte le diverse fasi dell’attività delittuosa, dai sopralluoghi alla fase di condotta sino alla fuga con la refurtiva.
I 4 sono tutti navigati ‘cassettari’ romani, capeggiati da uno già militante di movimenti di estrema destra romana. Quest’ultimo infatti era già noto per avere capeggiato la protesta contro il centro di accoglienza di via del Frantoio al Tiburtino III nell’agosto del 2017.
L’Autorità giudiziaria, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tutti e quattro i soggetti indagati. 1 in carcere e 3 agli arresti domiciliari.