“Per quanto riguarda Zètema e l‘Azienda Speciale Palaexpo, rilevata la presenza di attività che sono parzialmente sovrapponibili, si procederà a valutare un’operazione di fusione entro il 31 dicembre del 2022. Quindi valuteremo nel corso dell’anno questa possibilità”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenuto in Consiglio comunale, collegato oggi da remoto per l’approvazione della delibera di revisione di razionalizzazione periodica delle Società Partecipate di Roma Capitale, dirette e indirette. “Sempre per quanto riguarda Zètema, invece, fin da oggi escludiamo ogni ipotesi di fusione con Farmacap”, ha aggiunto Gualtieri.
“Abbiamo approvato oggi in Assemblea Capitolina la Delibera di revisione di razionalizzazione periodica delle Società Partecipate di Roma Capitale, dirette e indirette. È in corso un cambio radicale, una vera rivoluzione nella gestione delle partecipate che passa dall’ascolto della città, dal dialogo con le aziende, con le forze sociali e con tutte le forze politiche”. Così in una nota Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in Assemblea Capitolina e Giulia Tempesta, presidente della commissione capitolina al Bilancio.
“Tra le novità principali c’è il rilancio di Roma Metropolitane, escludendo ogni ipotesi di fusione con Roma Servizi per la Mobilità, considerati anche i rilievi sollevati dalla Corte dei Conti alla precedente Amministrazione. Poi c’è il rilancio della società Farmacap, controllata al 100% dal Comune, che gestisce le 45 farmacie comunali. Escludiamo anche qui la fusione con Zètema, viste le diversità di mission tra le due società, prevedendo invece un rapido piano di risanamento e sviluppo, perché continui ad assicurare l’erogazione di un servizio pubblico strategico.
Prevediamo un rilancio del posizionamento sociosanitario, il mantenimento dei livelli occupazionali, la riorganizzazione dei sistemi di acquisto e vendita e la revisione del contratto di servizio. Bene anche la valorizzazione di Eur Spa e l’operazione di fusione tra Zètema Progetto Cultura e l’Azienda Speciale Palexpo, vista la presenza di attività parzialmente sovrapponibili”, aggiungono le consigliere.
Nessuna liquidazione per Roma Metropolitane, né fusione con altre società capitoline. Ma un piano di rilancio. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenuto in Consiglio comunale, collegato oggi da remoto per l’approvazione della delibera di revisione di razionalizzazione periodica delle Società Partecipate di Roma Capitale, dirette e indirette: “Riteniamo che per Roma Metropolitane debba essere valutato un piano di risanamento e non riteniamo procedere con una fusione con Roma Servizi per la Mobilità in virtù della evidente diversità della missione delle due società”, ha spiegato Gualtieri.
Secondo il sindaco infatti “Roma ha bisogno di una qualificata e forte centrale di progettazione e stazione appaltante, che è altra cosa rispetto alla pianificazione e gestione del servizio” in carico a Roma Servizi. Quella di Roma Metropolitane “è una funzione strategica e non averne disposto adeguatamente nell’ultimo periodo ha prodotto danni rilevanti e per questo occorre lavorare in questa direzione con un piano di risanamento e di rilancio”.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patané: “Nei prossimi 20 anni abbiamo davanti 15 miliardi di opere da realizzare. E’ impensabile che questo possa essere gestito dal Comune di Roma. A noi serve una struttura forte che esca dalla situazione di liquidazione, a cui possiamo dare nuove commesse, ma non possiamo tornare alla situazione pre-esistente alla nascita di Roma Metropolitane.
Roma Metropolitane significa sviluppo per la città di Roma attraverso le sue infrastrutture, è un asset fondamentale che ha delle funzioni specifiche e che non può essere connessa in alcun modo a Roma Servizi per la Mobilità, che è un’altra cosa e svolge servizi per le persone, come i permessi, i servizi per i taxi, si occupa di pianificazione. Non può essere confusa con una stazione appaltante, con le funzioni di controllo dell’opera nel momento in cui è stata affidata”.
La grande novità, ha aggiunto l’assessore, “è che abbiamo ricevuto le lettere del ministero e della Regione Lazio che ci consentono di dire che il contenzioso per oneri maggiori dati da riserve tecniche specifiche non sarà più gestito a carico da Roma Metropolitane ma sarà gestito sul quadro economico dell’opera. Questo cambia la prospettiva della società”. (Enu/ Dire)
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