Cronaca

Roma, i gabbiani beccano le buste dei “nuovi” cestini come succedeva con i precedenti

Il Comune di Roma ha iniziato a posizionare i nuovi cestini per i rifiuti urbani, denominati “Cestò”. Il progetto, avviato con il posizionamento dei primi 210 cestini in via dei Fori Imperiali, prevede l’installazione di un totale di 18.000 nuovi raccoglitori in tutta la città. Tuttavia, il nuovo modello ha suscitato critiche e polemiche, in particolare riguardo alla loro vulnerabilità agli attacchi dei gabbiani.

Il progetto “Cestò”

Il nuovo modello di cestino riprende lo stile iconico dei tradizionali cestini romani, introdotti per la prima volta 25 anni fa in occasione del Giubileo del 2000. I “Cestò” sono stati progettati con tre caratteristiche principali che li rendono innovativi:

  1. Unicità: Sostituiscono i quattro modelli esistenti, unificando il design in tutta la città.
  2. Sicurezza: Realizzati in materiale ignifugo e antideflagrante, sono resistenti e conformi alle normative antiterrorismo.
  3. Sostenibilità: Costruiti in Hdpe (polietilene ad alta densità), sono leggeri, riciclati e riciclabili.

I nuovi cestini consentiranno di incrementare del 70% la capacità di raccolta nelle aree di San Pietro, Colosseo, Piazza Venezia e Fori Imperiali. Entro la fine di agosto, saranno collocati 2.800 unità nei Municipi I e VIII, con un completamento previsto entro dicembre in vista del Giubileo.

Il sindaco Roberto Gualtieri, presente al primo posizionamento, ha dichiarato: “Stiamo collocando i primi Cestò che andranno piano piano a sostituire tutti i cestini di Roma. A questi si aggiungeranno i cestini autocompattanti che abbiamo già sperimentato in alcune zone e hanno una capienza superiore di 7 volte a quelli attuali; hanno superato il test e ne stiamo acquistando altri 1.600. Rafforzeremo la capienza dei cestini in città”.

Come nei precedenti cestini

Critiche del M5S

Nonostante le dichiarazioni entusiastiche del sindaco, i nuovi cestini “Cestò” hanno già suscitato critiche. Il vicepresidente della Commissione Ambiente e consigliere M5S in Assemblea Capitolina, Daniele Diaco, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla funzionalità dei nuovi cestini.

In una nota, Diaco ha dichiarato: “Preceduti dagli annunci roboanti del sindaco e dell’assessora Alfonsi, sono stati posizionati ben 18.000 cestini per i rifiuti urbani chiamati ‘Cestò’. Giudicati da chi li ha voluti, sono più belli e più funzionali dei precedenti, immediatamente sostituiti.

A distanza di qualche giorno, ecco le prime smentite ma sicuramente tra chi apprezza Cestò c’è un ‘impunito’ di gabbiano fotografato nell’atto di prepararsi un lauto banchetto. E per un gabbiano che fa da apripista ce ne sono altri in fila. Senza contare i volatili affini e parenti, anche i topi potrebbero voler seguire l’esempio”.

Diaco ha inoltre evidenziato il costo elevato dei nuovi cestini e la loro inefficacia nel prevenire gli attacchi degli animali, suggerendo ironicamente di cambiare il nome del progetto in “Nuncestò” a causa dello spreco di denaro pubblico.

Il progetto “Cestò” rappresenta un’importante iniziativa per migliorare l’arredo urbano e la gestione dei rifiuti a Roma. Tuttavia, le critiche riguardo alla vulnerabilità dei nuovi cestini agli attacchi dei gabbiani e al loro costo elevato sollevano importanti questioni sulla loro efficacia e sostenibilità.

Gli attacchi dei gabbiani

I nuovi raccoglitori dei rifiuti stanno già affrontando un problema apparentemente inaspettato: gli attacchi dei gabbiani, in verità, un fenomeno già diffuso e conosciuto nei precedenti modelli di cestini.

I gabbiani, attratti dai rifiuti alimentari, utilizzano i loro becchi potenti per rompere le buste di plastica all’interno dei cestini, spargendo i rifiuti sul pavimento stradale e sui marciapiedi. Questo fatto non solo compromette l’efficacia dei nuovi cestini, ma crea anche disordine e problemi igienici nelle aree circostanti.

La criticità maggiore risiede nelle fessure piuttosto larghe dei cestini, che facilitano l’accesso dei gabbiani al contenuto. Nonostante il design innovativo e le caratteristiche di sicurezza e sostenibilità dei “Cestò”, la vulnerabilità agli attacchi dei volatili sta rendendo vana la loro funzione principale di raccogliere e contenere i rifiuti.

Questa situazione ha suscitato numerose lamentele da parte dei cittadini e dei commercianti delle zone più colpite, come San Pietro, Colosseo e Piazza Venezia. Le autorità comunali sono ora chiamate a trovare soluzioni rapide ed efficaci per risolvere questo problema, al fine di garantire che i nuovi cestini possano svolgere appieno la loro funzione e contribuire a mantenere la città pulita e ordinata.

*Foto copertina dal sito del Comune di Roma

Redazione

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