Roma, I Pit Stop Pulizia ai capolinea Atac, 6 mesi dal via del servizio

Sono trascorsi 6 mesi da quando l'assessora ai Trasporti del Comune di Roma, Linda Meleo, ha annunciato l'entrata in funzione di un nuovo servizio di pulizia dei bus dell'Atac, il cosiddetto "Pit Stop Pulizia" nei principali capolinea della rete di trasporto pubblico della Capitale.

"Vogliamo migliorare gli standard d'igiene e mantenere gli autobus sempre più puliti", dichiarava l'assessora Meleo, per questo, "un operatore svolgerà servizi di pulizia durante la sosta dei mezzi", riferiva l'azienda municipalizzata in un comunicato. Il servizio è attivo dalle 9.30 alle 15.30. I pulitori hanno il compito di effettuare una pulizia generale, raccogliendo cartaccia, rifiuti di ogni sorta, rimuovendo scritte, adesivi, volantini e locandine abusive all'interno dei mezzi, ma anche una più approfondita azione pulitrice.

"L'attività si aggiunge – afferma l'Atac – a quella ordinaria che l'azienda svolge durante la notte sulle vetture e ha l'obiettivo oltre di migliorare gli standard di pulizia dei bus, di far sì che il mezzo ove necessario, possa essere ripulito al capolinea senza bisogno di rientrare in deposito, evitando così la perdita di corse".

Al capolinea della stazione Termini, il servizio "Pit Stop" è svolto da due dipendenti della "Roma Multiservizi", società con oltre 4000 lavoratori, partecipata al 51% da Ama e da soggetti privati, al centro questi giorni di un animato confronto al Campidoglio tra maggioranza e opposizione.

I due operatori, che iniziano il lavoro alle 9 e terminano alle 15.40, riescono a pulire, ognuno, all'incirca un centinaio di vetture ripetute. Intervengono sui mezzi in sosta, "avendo cura – spiegano – di non recare disturbo agli utenti all'interno dei bus".

"Da dicembre 2016 è attivo questo servizio integrato, i viaggiatori sono soddisfatti, rispondono positivamente", raccontano i dipendenti della Multiservizi. "Personalmente ho ricevuto diversi attestati di ringraziamento, di simpatia – confessa il più anziano dei due operatori – un paio di volte mi hanno perfino offerto un caffè".

A Roma vivono circa 8000 "senza fissa dimora", si arrabattono come possono. Sui mezzi di trasporto non è infrequente imbattersi in un "senza tetto" che occupa il posto con le sue buste e sacchi di plastica pieni di cose.

A volte rappresentano un disagio per i viaggiatori, che devono condividere, loro malgrado, il fetore diffuso all'interno della vettura. "Una situazione che ci impegna ulteriormente a noi operatori preposti alla pulizia dei bus – confida il dipendente della municipalizzata – poiché succede che i sedili e il pavimento vengono macchiati dall'urina di questi soggetti, spesso anziani e malati. In questi casi il mezzo viene spostato su una corsia preferenziale per l'intervento di pulitura particolare comprendente anche la disinfezione.

Spesso gli autisti devono non poco faticare a persuadere gli ostinati occupanti a lasciare il posto e scendere dalla vettura. La prassi è che arrivano al capolinea addormentati, ed è necessario l'ausilio delle forze dell'ordine e l'intervento del 118 per risolvere la situazione, liberare le vetture".

Il servizio del Pit Stop è attivo anche sulla Roma – Lido e sulla Roma – Viterbo. La pulizia delle vetture si differenzia, secondo uno schema generale, in: Pulizia Generale 2, PG2, atta a rimuovere la polvere; PG3, che comprende il lavaggio esterno e l'aspirazione inerna; PG4, la detersione dei vetri e infine PG5, che consiste in un intervento di pulizia mensile del motore, dopo aver smontato i vari pezzi meccanici. (Foto di repertorio)