Roma, il Monk presenta Mojo Station Blues Festival 2017
Torna il #MojoFest, la più importante rassegna Blues della città di Roma ed una delle prime a livello nazionale
Sabato 20 e 21 maggio 2017 ore al Monk – Circolo Arci; Via G. Mirri 35, Roma presenta MOJO STATION BLUES FESTIVAL 2017.
Torna il #MojoFest, la più importante rassegna Blues della città di Roma ed una delle prime a livello nazionale. Il Festival si svolgerà sabato 20 e domenica 21 maggio 2017, presso il Monk Circolo Arci. Il Mojo Station Blues Festival – Roma '17, presenta per questa tredicesima edizione alcune novità di rilievo.
La consueta struttura articolata su tre giorni, cede il passo ad una più agevole e snella proposta di due giornate. Si evolve anche la proposta culturale: non più eventi soltanto nella consueta fascia serale, ma lungo l'intera giornata.
Un'offerta artistica quindi, che interessa anche le ore diurne della domenica, con l'apertura ad un pubblico interessato non solo agli aspetti della nightlife, ma anche alle esigenze family-friendly, grazie ad attività rivolte al mondo dei piccoli ed alle famiglie.
Il festival nei mesi passati, ha confermato il raggiungimento di una caratura internazionale, grazie alla presenza e partecipazione attiva in Italian Blues Union, associazione nazionale di settore di cui riveste la vice presidenza.
L'edizione 2017 presenta un cartellone di livello europeo: in equilibrio tra esclusive nazionali, nuove tendenze, tradizione e valorizzazione di giovani talenti, il Mojo Station Festival propone un cartellone unico ed originale non rintracciabile in altre rassegne di matrice AfroAmerican, grazie a produzioni artistiche originali concepite per il #MojoFest. Live-Music, Dj-Set, Visual-Art, Mostre Fotografiche ed ulteriori contenuti artistici fanno del Mojo Station Festival un evento unico e straordinario.
Sabato 20 maggio aprono il #MojoFest, i sardi Don Leone. Il duo che arriva da Carbonia è una delle rivelazioni italiane della stagione. Matteo Leone e Donato Cherchi, nonostante la giovane età, propongono un intenso e coinvolgente blues con elementi wave e rock, grazie ad effervescenti live. A seguire esibizione dei The Cyborgs: il combo mascherato fa trapelare che un nuovo disco è in prossima uscita e non è fuori posto immaginare che si potrà ascoltare qualche nuova canzone proprio durante il loro concerto. Headliner della giornata e del Mojo Station Blues Festival – Roma '17 è Vieux Farka Touré, concerto in esclusiva nazionale.
Il figlio del leggendario Ali Farka Touré è oramai a sua volta un musicista di affermata e riconosciuta caratura internazionale. Il nuovo disco “Samba”, uscito per la prestigiosa label Six Degrees Records, sarà presentato al #MojoFest 2017, all'interno di tour mondiale che consta di oltre 200 date. Un lavoro definitivo nella sua bellezza: il miglior disco per il musicista maliano che sintetizza nel modo migliore la tradizione familiare e di stile, con un carattere forte e totalmente contemporaneo.
La seconda giornata, domenica 20 maggio, si contraddistingue per una connotazione family-friendly, grazie ad un'apertura del club sin dalle ore 12:00 del mattino. Le attività ludiche per il mondo infantile rappresentano il modo migliore per permettere di usufruire degli spazi del Monk Circolo Arci anche alle famiglie.
Un lungo, ricco e variegato programma contraddistingue la domenica: Soul Food & Special Drink, dalle 12:00 alle 13:00 MonKidz Il Monk dei Piccoli [Laboratorio per bambini a cura di Il Treno onlus]. Dalle 15:00 alle 16:00, live di One Man Bluez [Hill-Punk Blues] che presenterà il nuovo disco “Dirty Blues Lover”, dalle 17:00 alle 18:30 il ballo della Spirit Social Night [a cura di Spirit of Sant Louis Roma] con il concerto della big band The Hot Jambalaya formazione di punta della scena Swing-Blues. Dalle ore 18:30 proiezione della serie Shotgun Boogie: New Orleans [VideoDoc].
Dalle ore 21:15 live di Black Snake Moan [Psych, Stoner Blues] che presenterà il nuovo disco “Spiritual Awakening”. Il giovane one man band si sta imponendo di forza come uno dei talenti della nuova generazione del blues romano.
A seguire Paul Venturi & Simone Scifoni [Traditional, Delta Blues]: il duo lo scorso febbraio ha rappresentato l'Italia nella prestigiosa competizione internazionale International Blues Challenge a Memphis, Tennesse, organizzata dalla Blues Foundation. Concerto Conclusivo dell'headliner Jack Broadbent, il nuovo maestro della slide guitar.
Il muscista inglese è oramai un fenomeno internazionale: da busker nelle strade di Amsterdam al Montreaux Jazz Festival, questa è la sua meravigliosa parabola. Voce e chitarra Jack Broadbent unisce due mondi in antitesi tra loro, quello dei buskers e quello del web attraverso il comune denominatore rappresentato dalla musica.
Questo talentuoso cantante/cantautore ha iniziato la sua carriera proprio dal basso, come busker e ha avuto grande popolarità grazie proprio ai video sul web. Jack Broadbent gira il mondo da solo, con la sua fedele Hofner, un piccolo amplificatore e l’inseparabile fiaschetta di whisky e incanta il pubblico con i suoi spettacoli dal vivo e lo stile unico dello slide guitar. Un live imperdibile, per la prima volta a Roma.
Due giorni, otto concerti giornalieri, tre dj-set, mostre fotografiche, proiezione di rare-movies, videodoc ed esposizioni di visual-art. Ad animare ulteriormente gli spazi del Monk, sarà anche un interessante Vintage Market presente per l'intera durata della manifestazione.
Inoltre sarà allestita la mostra personale “VinylGraffiti” di Nicola Bucci. Pittore, disegnatore umoristico, illustratore ed incisore. L'artista romano presenta la sua personale inerente di bassorilievi su tavola, incisioni calcografiche su vinile, cd, tele e disegni. Saranno presenti due mostre fotografiche: “Photo Tandem” di Stefano Accorso e “Who's the Refugee?” di Francesca Maceroni. Ambedue si inquadrano all'interno delle attività dal collettivo Baobab Experience, che da tempo si mobilita per i diritti dei migranti e il loro libero transito.
Sarà inoltre proiettata la serie “Shotgun Boogie”, video documentario in 8 puntate su come la città di New Orleans è cambiata dal punto di vista culturale e sociale durante gli anni del post Katrina. Michele Boreggi, un fonico italiano con un visto di lavoro di sei mesi, ha incontrato 24 musicisti, originari e non, di New Orleans.
Tra intime esibizioni acustiche e schiette conversazioni, il documentario racconta temi culturali e sociali tra lo sviluppo della città, la conservazione delle tradizioni locali e le reali condizioni di New Orleans. Verranno proiettate le otto puntate prodotte con introduzione dell'autore Michele Boreggi presente in sala.
Mojo Station Festival 2017: due giornate intensissime e piene di contenuti che trasformeranno nel weekend il club capitolino nell’epicentro della Blues Culture italiana.