Roma, in Campidoglio un concerto lirico contro la violenza sulle donne
L’evento, in occasione del Premio”Business Woman”. Il soprano Dominika Zamara: “Prima più discriminazione, ora qualcosa sta cambiando”
Un grande evento artistico e culturale. Un appuntamento per ribadire con forza un perentorio “No” a qualsivoglia forma di discriminazione e violenza sulle donne. E’ il Premio “Businness Woman“, la giornata prevista per martedì 24 ottobre alle ore 15:30 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.
Un premio per valorizzare l’universo femminile
Si tratta di un premio alla cultura che sarà conferito a personalità di diversi settori, distintesi per promozione culturale e impegno per la valorizzazione dell’universo femminile. La rassegna, tra un concerto di musica lirica e l’esposizione di alcune opere, è volta a sensibilizzare il pubblico nei confronti di una problematica che necessita sempre più di ulteriori approfondimenti.
Una proposta culturale che intende sottolineare il valore dell’azione di prevenzione e tutela a favore delle donne che oggi subiscono abusi e violenze, tra momenti di riflessione e pillole di consapevolezza.
Il programma dell’iniziativa prevede una iniziale performance musicale di tutto rispetto: il Recital Lirico con il pluripremiato soprano Dominika Zamara, artista di caratura internazionale, di origini polacche. L’abbiamo intervistata per saperne di più.
Parliamo di questo appuntamento che ci aspetta a breve in Campidoglio…
“Volevo innanzitutto invitare tutti i cittadini di Roma e non solo a questo evento nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Un evento speciale che mi vedrà protagonista insieme al maestro chitarrista classico Hernán Navarro, spagnolo di origine argentina, grande virtuoso, con il quale collaboro da tanti anni e ho suonato in diverse parti del mondo. Eseguiremo brani di grandi compositori italiani e non solo. Il repertorio spazierà tra alcune composizioni tipiche del Barocco e qualche brano di Hendel, Bach, Vivaldi. Senza dimenticare Mozart e Pergolesi. Nel concerto eseguiremo anche brani di grandi esecutori legati al bel canto, come Bellini, Rossini, Chopin”.
Qual è lo stato della musica lirica oggi?
“Sto girando in tutto il mondo, spesso sono anche negli Stati Uniti e devo dire che c’è un vasto pubblico che ama questa tipologia di musica. Bisogna essere onesti però: è un pubblico che ha una certa età. I giovani purtroppo non si avvicinano molto a questo genere. E’ un grande peccato. L’opera è la regina dell’arte, insieme al melodramma italiano è parte integrante della cultura italiana. Abbiamo tuttavia per fortuna anche compositori contemporanei che creano musica classica e di grande valore. A New York c’è un vasto pubblico, in questo caso anche di giovani che spesso seguono manifestazioni e concerti sul tema”.
I media seguono in maniera adeguata manifestazioni di questo tipo?
“Non tanto. Radio e Tv spesso sono restii ad approfondimenti, non saprei dire perché”.
Il pubblico italiano, è più o meno attento rispetto a quello europeo e internazionale nei confronti di questa tipologia di musica?
“Il Bel Canto è nato in Italia, per questo c’è un pubblico di grandi intenditori che conosce in molti casi tutta l’opera a memoria. E’ una cosa che succede solo in Italia. E’ un pubblico molto severo ed esigente. Dopo aver cantato in Italia so che posso cantare dappertutto. Però come dicevo i giovani non conoscono l’opera. Dovrebbero esserci più istruzione e preparazione. E’ il mio appello, affinchè vengono portati più spesso i giovani in teatro”.
Sono dunque attività che devono essere portate avanti dalla scuola, oltre che dai genitori?
“Certamente la scuola ha un ruolo importantissimo. Una volta si facevano molto più spesso i famosi Matinée. Venivano eseguite opere più buffe, o opere di musica classica. E’ creativo e sviluppa intelligenza e sensibilità”.
Qual è il ruolo della donna oggi, all’interno della musica classica?
“E’ tenuta molto in considerazione, tanti grandi compositori come Verdi, Mozart, Puccini o Rossini hanno dato grande spazio al ruolo della donna, attraverso parti per soprano, mezzosoprano e contralto. Puccini è stato un grande psicologo della natura femminile. Una volta nei templi barocchi, i ruoli femminili erano ricoperti dagli uomini, ma le qualità vocali chiaramente erano differenti. Prima c’era più discriminazione, adesso le cose fortunatamente sono cambiate. Oggi ci sono tante direttrici che dirigono orchestre e teatri. Ed è giusto così”.