Roma, incendio Casal Bertone: bruciati rifiuti pericolosi, 2 in manette
Incendio Casal Bertone divampato ieri 20 agosto: arrestati responsabili, sono un cittadino italiano e un senegalese
Incendio Casal Bertone. Sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e del Gruppo Forestale di Roma i responsabili del devastante incendio divampato intorno alle 14 di ieri, 20 agosto.
L’incendio è avvenuto in un campo di sterpaglie nella zona di via Galla Placidia. Esso si è poi propagato per circa 16mila metri quadrati, mettendo a rischio attività commerciali e abitazioni della zona di Casal Bertone.
Incendio Casal Bertone: in poco tempo fiamme altissime
Si tratta di un cittadino italiano di 67 anni e un cittadino senegalese di 42 anni. L’italiano, proprietario di un fondo da dove sarebbe scaturito l’incendio, con l’aiuto del 42enne senegalese, stava smaltendo illecitamente dei cumuli di rifiuti dandogli fuoco. Una gran parte di questi rifiuti erano di genere speciale e pericoloso.
Le alte temperature di questi giorni e il vento, però hanno causato il propagarsi delle lingue di fuoco alle sterpaglie, facendo divampare in brevissimo tempo il maxi-incendio.
All’arrivo dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, allertati dalla Centrale Operativa a seguito di una segnalazione al “112”, gli agenti hanno notato il cittadino senegalese che stava tentando di allontanarsi velocemente dalla zona ma lo hanno fermato mentre stava scavalcando una recinzione.
Poco dopo, i Carabinieri hanno individuato anche il cittadino italiano, il quale aveva riferito di essere un dipendente di un’attigua attività commerciale.
Il trucco è durato poco, i Carabinieri lo hanno identificato. Hanno scoperto anche che il 67enne aveva deciso di smaltire illegalmente i cumuli di rifiuti accatastati nel suo terreno avvalendosi dell’aiuto del complice senegalese.
Immediate, sono scattate le manette ai loro polsi con le accuse di combustione illecita di rifiuti speciali pericolosi e incendio boschivo. Il 67enne è stato posto agli arresti domiciliari mentre il 42enne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.