Roma Infernetto, bar aperto: incuranti del decreto, servivano caffè e cappuccini
Ad insospettire i poliziotti è stato uno strano via vai all’interno di un’area di parcheggio, ubicata nei pressi dell’esercizio pubblico
Nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Lido, diretto da Eugenio Ferraro, nell’ambito dei servizi finalizzati a prevenire comportamenti non in linea con le precauzioni e le altre cautele contemplate dal D.P.C.M., per il contenimento ed il contrasto del virus Covid-19, hanno proceduto al controllo di un bar nella zona dell’Infernetto. Ad insospettire i poliziotti è stato uno strano via vai all’interno di un’area di parcheggio, ubicata nei pressi dell’esercizio pubblico.
All’interno del bar infatti, certe di non essere notate dall’esterno, è stata riscontrata la presenza di 5 persone intente a consumare caffè, cappuccino e cornetto. Durante il controllo, nessuno dei presenti – incuranti del rischio contagi – aveva con sé dispositivi di sicurezza personale (mascherine e guanti), tantomeno prestava attenzione alle distanze di sicurezza previste dal decreto ministeriale.
Nel locale, oltre ad un socio del bar, vi era il figlio di quest’ultimo impegnato a somministrare le bevande nonostante non avesse alcun contratto di lavoro e tre avventori, due di nazionalità italiana e uno dello Sri Lanka. Per tutti i presenti è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. (Com/Ago/ Dire)
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