Roma, insegnante choc: “Disegnate gironi dell’inferno e compagni morti”
“Fin da subito è stata protagonista di episodi un po’ particolari a seguito dei quali sono dovute intervenire anche le forze dell’ordine”
Come riportato dall’agenzia Nova, a Roma, un’insegnante dell’Istituto comprensivo Primo Levi sarebbe stata protagonista di episodi alquanto strambi, tra lezioni con simboli massonici, gironi dell’inferno in cui inserire i compagni di classe che si vorrebbero vedere morti. Per arrivare alla pausa pranzo appesa alla corda della finestra del primo piano e un’aggressione nei confronti di un alunno disabile.
A denunciare la condotta dell’insegnante, è stata la presidente del consiglio dell’Istituto, Tiziana Cagnazzo, rappresentante dei genitori, la quale, intervenuta ai microfoni di New Sound Level, nella trasmissione Gli Inascoltabili, ha spiegato: “Fin da subito è stata protagonista di episodi un po’ particolari a seguito dei quali sono dovute intervenire anche le forze dell’ordine. Ha fatto disegnare ai bambini di seconda elementare i gironi dell’inferno chiedendogli di mettere all’interno i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti”.
“Ha fatto disegnare ai bambini i gironi dell’inferno”
“Un’altra volta ha disegnato sulla lavagna dei simboli massonici e frasi senza senso. Ne siamo venuti a conoscenza grazie alla prontezza dell’insegnante dell’ora successiva che appena entrata in classe ha visto questi simboli assurdi e li ha fotografati”.
“Ma sul tema c’è una sorta di scaricabarile“, ha proseguito Cagnazzo. “La dirigente scolastica, anche davanti alle forze dell’ordine, ha dichiarato che quello è ciò che le passa il Miur e che per lei è un’insegnante come gli altri.
L’Ufficio scolastico regionale dice che la dirigente poteva intervenire sin dall’inizio bloccando la situazione, come hanno fatto altri dirigenti in altri istituti. Perché questa docente è stata allontanata da altri istituti. Il problema non è questa docente, ma chi avrebbe dovuto impegnarsi un po’ di più per trovare una soluzione”.
Sospesa per sei mesi
Ora però, come riportato da Il Messaggero, sono intervenute le autorità scolastiche che hanno proceduto alle ispezioni. L’Ufficio scolastico regionale ha deciso di allontanare l’insegnante. Per il momento, nei suoi confronti, c’è una sospensione di sei mesi.