Dopo quasi un anno di lavori, la Galleria Alberto Sordi viene restituita a Roma in una nuova veste nell’attesa dell’apertura, prevista nei prossimi mesi, dei nuovi store di Hamleys, Iginio Massari, Mondadori bookstore e Uniqlo, che hanno scelto questa location per il loro debutto nella Capitale. Poi ci saranno altri brand, tra cui Havaianas.
Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone, e il presidente di Anica, Francesco Rutelli, il presidente di Enasarco, Alfonsino Mei, il direttore generale di Enasarco, Antonio Buonfiglio e il presidente del Gruppo Prelios, Fabrizio Palenzona.
Il rilancio della Galleria, che si sviluppa su una superficie di circa 10.000 metri quadrati, prevede una rimodulazione degli spazi commerciali, scesi da 27 a 15, e la conseguente rivisitazione degli impianti con le necessarie opere strutturali. Gli interventi hanno mirato a mettere in luce il valore storico e architettonico della struttura, rimuovendo le vetrate per consentire un maggiore dialogo tra ambiente esterno ed interno. Il progetto di restyling è stato promosso dal Fondo Megas, gestito da Prelios SGR, il cui unico quotista è la Fondazione Enasarco.
Per Gualtieri “la riapertura della Galleria Alberto Sordi rappresenta un tassello fondamentale, un altro segno tangibile di una città che torna a crescere e ad attrarre investimenti, diventando sempre più bella, moderna e accessibile”.
Secondo Urso “il nostro Paese sta dimostrando una straordinaria capacità di intercettare la ripresa del turismo internazionale e sono anche realtà come questa a fare la differenza.
Il Governo, e in particolare il ministero che rappresento, in questi mesi è intervenuto in maniera organica non solo con interventi legislativi, ma anche con agevolazioni e incentivi per valorizzare le imprese e il Made in Italy, che rappresenta il nostro biglietto da visita riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.
Per Mollicone “la riqualificazione della Galleria Alberto Sordi è un atto d’amore, esattamente come la riproduzione robotica e splendida di “Amore e psiche”, la rinascita di uno spazio urbano e una ottima collaborazione sussidiaria con i privati, anche coniugando arte e spettacolo, in un nuovo rapporto con lo spazio limitrofo che collega Piazza Colonna con Via del Tritone, fino a Piazzale Flaminio.
Operazione pubblico-privata che va messa a sistema sul patrimonio culturale pubblico e privato attraverso la riforma della cosiddetta legge del ‘2 per cento’ e il nuovo circuito sussidiario ‘Italia in scena’, su cui Parlamento e Ministero della Cultura stanno lavorando attivamente”.
“La Galleria Colonna è un perno vitale della socialità, delle attività commerciali, delle funzioni direzionali pregiate nel cuore di Roma. Lungo l’asse della Via Lata, via del Corso, accanto ai palazzi del potere, ha assistito a vicende storiche indelebili, come l’attentato a Mussolini o l’ingresso delle jeep degli Alleati. Il nome di Alberto Sordi arricchisce l’immaginazione popolare, come se Alberto, Sindaco per un giorno, fosse ancora con noi – ed in effetti lo è, per milioni di italiani, con le sue strepitose interpretazioni”, ha aggiunto Rutelli.
All’inaugurazione ha partecipato anche Christian De Sica, che ha ricordato Alberto Sordi e ha raccontato diversi aneddoti, tra cui alcuni legati al film “Borotalco” con alcune scene girate nella galleria insieme a Carlo Verdone.
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