Roma, la vergogna dei centurioni romani e i turisti abbandonati
Sono italiani ma anche stranieri, le maschere che esercitano il commercio abusivo di foto ricordo, vietato dal Comune di Roma e agiscono quasi sempre in coppia
Episodi di malcostume e inciviltà che hanno per protagonisti i figuranti centurioni sono all'ordine del giorno nella Capitale, precisamente nell'area compresa tra il Colosseo e il complesso monumentale del Vittoriano, lungo la via dei Fori Imperiali. I malcapitati sono nella maggioranza turisti stranieri, che ignari di ciò che li attende, si lasciano avvicinare per una o più foto ricordo da questi personaggi vestiti da soldadi dell'Esercito Romano, che con fare sbrigativo e apparentemente scherzoso, si rivolgono agli inconsapevoli turisti, guardandosi bene dal chiarire prima la cifra poi richiesta per le foto souvenirs, tanto che molti s'appressano ai centurioni come se fosse un'attività d'intrattenimento volontaria, gratuita, salvo poi, a conclusione degli scatti, quando la realtà si svela nella sua scontrosità, quando alla richiesta eccessiva di banconote le vittime si oppongono nello stupore, e l'equivoco si rivela.
Sono italiani ma anche stranieri, queste maschere che esercitano il commercio abusivo di foto ricordo, vietato dal Comune di Roma. Agiscono quasi sempre in coppia, risultandone maggiore l'efficacia, la forza di persuasione esercitata spesso a muso duro; ma s' incontrano anche singoli centurioni, in via dei Fori Imperiali oggi se ne contavano due, uno italiano, l'altro probabilmente romeno; chiedono 10, 20, 30 e oltre euro a foto. La coppia ritratta nelle foto sosta di solito sotto il Vittoriano, verso l' Ara Coeli; anche oggi era lì, e non è difficile assistere ad animate discussioni, a scontri verbali tra le parti, e cogliere espressioni d'incredulità e smarrimento sui visi degli stranieri. Uno è italiano, e richiama i passanti allo scatto di foto ricordo, l'altro è quello deputato all'azione di convincimento verso i paganti, quello che alza la voce e mostra il repertorio di cafoneria e maleducazione in cui eccelle.
Erano cinque baldi giovani visitatori di Roma, in animo di festeggiare la buona ventura, che sono caduti nella rete della coppia: dopo qualche foto in posa con i figuranti, il gruppo salutava i due ringraziandoli, ed ecco che come un copione recitato a menadito, subito un centurione sbalza in avanti e chiede una somma per il servizio, ma i ragazzi non sono per niente convinti, pare che abbiano chiesto 10 euro a testa, per due, tre foto scattate con i loro telefoni; dopo un confronto che non si risolveva, hanno lasciato 20 euro, e allontanatasi la comitiva di giovani, il centurione italiano tira fuori uno spesso rotolo di banconote e in piedi, tra la gente che passa, si mette a contarle e a ricontarle…