Utilizzavano una centralina esterna che “bypassava” l’originale per riuscire ad accendere le moto. I protagonisti della vicenda sono due romani di 38 anni, arrestati dalla Polizia di Stato all’interno dell’università La Sapienza. I due ingegnosi ladri, univano tecniche artigianali, come l’utilizzo del classico cacciavite, a nuove tecnologie. Sono stati gli investigatori del commissariato Università – diretto da Angela Spada – a bloccarli in flagranza di reato: gli agenti hanno notato dall’alto di una finestra, due ragazzi “armeggiare” su una motocicletta parcheggiata. Riuscendo ad accenderla, i due stavano cercando di abbassare i dissuasori per fuggire verso piazza Bologna, quando sono stati fermati poliziotti. Gli agenti, che hanno anche individuato una berlina usata come garage-mobile con all’interno dell’attrezzatura, hanno ricostruito i ruoli: C.M. era quello che materialmente applicava la centralina modificata alle moto, M.C. faceva da “palo” ed avrebbe guidato la vettura durante la fuga. C.M. ed M.C., già noti alle forze dell’ordine per fatti simili, sono stati arrestati e posti a disposizione della Magistratura, mentre l’attrezzatura elettronica è allo studio degli specialisti della Polizia Scientifica.
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